Da Salice Salentino alle giovanili del Lecce, per poi compiere il salto nel professionismo. Crotone, Bari e Casarano, con in mezzo gli indimenticabili anni di Bologna. Per Archimede Morleo ben 130 presenze dal 2010 al 2017, con gioie, sofferenze e grandi campioni nello spogliatoio come Gilardino e Di Vaio.
Adesso la prima vera avventura in panchina con la Virtus Erchie, club pugliese di Terza Categoria dalle grandi ambizioni: "Non volevo allenare, ma l'entusiasmo del presidente è coinvolgente. Obiettivi? Arrivare il più in alto possibile. Il primo passo è quello di trasformare il campo da terra battuta in erbetta sintetica".
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Morleo, nel corso dell'intervista, ha poi toccato l'argomento Bologna: "Sanno lavorare bene con i giovani e Thiago Motta è molto bravo a valorizzarli. Nuova Atalanta? La strada è quella giusta. Vorrebbero fare un nuovo stadio e sappiamo tutti quanto sia importante averne uno di proprietà che ti consente, poi, di osare un po' di più. Quarto posto? Tutti i tifosi lo sperano, ma la vedo difficile".
Tra i tanti allenatori avuti in carriera, c'è anche Stefano Pioli: "La squadra è viva e segue ancora l'allenatore, ma per me il Milan non è una squadra che può vincere il campionato o arrivare fino in fondo in Champions League. Infortuni? Pura casualità. Con Pioli e a Crotone sono stati i miei migliori anni a livello fisico. Il Milan ha sempre avuto questo problema, e già all'epoca quando giocavo io si discuteva di tutto ciò".