Cambia la competizione, cambiano anche maglia e avversario. Dalla Serie A all'Europa League, dalla nazionale alla Lazio. Chi, invece, rimane sempre uguale è Francesco Acerbi. Che è in campo, ovunque e contro chiunque. Non ci esce più, non lo farà nemmeno nella trasferta di Cipro contro l'Apollon, dove partirà dal 1'. Gioca ormai da oltre 13mila minuti, più di 10mila in campionato e i restanti nelle coppe. Dal 18 ottobre del 2015 - tra Sassuolo e Lazio - ha collezionato finora 139 presenze. È candidato a raggiungere il record di Javier Zanetti: 162 match uno dopo l'altro. E sembra abbastanza intenzionato a riuscire nell'impresa.
Intanto contro l'Apollon sarà la gara numero 140: "Non gioco perché 'mi tocca' - ha spiegato nella consueta conferenza stampa della vigilia al fianco di Inzaghi - lo faccio molto volentieri perché il calcio, oltre ad essere il mio lavoro, è soprattutto una passione. Non mi sentirete mai dire che voglio riposare, non è da me. Dipendesse dalla mia volontà, non salterei nemmeno un minuto, poi però è il mister che decide. L'unico mio record è la voglia di dare sempre il massimo".
Indistruttibile. Lo è sempre stato nella sua vita, anche contro le tragedie. Anche contro il tumore al testicolo contro cui ha dovuto lottare per due round. Adesso, nella sua situazione, c'è un ex grandissimo del calcio italiano. Le parole di Vialli hanno fatto il giro del mondo, arrivando anche alle orecchie del difensore: "Gli faccio un grande in bocca al lupo - le parole di Acerbi - purtroppo nel mondo ci sono tante persone che soffrono di questo brutto male, quindi estendo il mio augurio a tutti coloro che stanno portando avanti questa lotta".