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Ancelotti, tra schiettezza e ironia: “Esonero parte del lavoro, non sono sorpreso. Io al Milan? C’è Montella: potremmo fare una partita a testa io e lui…”

Ironico, schietto, totalmente proiettato verso il futuro e con l’intenzione di mettere immediatamente alle spalle la separazione appena maturata con il Bayern Monaco. Presente a Torino per la premiazione del suo libro “Leader Calmo”, Carlo Ancelotti ha parlato così a Sky Sport dell’addio al suo ormai ex club e del futuro, scherzando su un possibile futuro al Milan. “Sono sempre calmo, è una mia caratteristica. Quindi sono calmo anche adesso, non vedo perchè dovrei essere nervoso…Cosa è successo? Monaco di Baviera è il passato. Sono sempre quello di una volta, l’esonero fa parte del lavoro e non sono sorpreso: ho finito un’avventura, ora ci prepariamo per affrontarne un’altra”.

Tanti i rumors su alcuni rapporti incrinatisi con i senatori del club bavarese, tuttavia non confermati: “Il rapporto con i giocatori è sempre stato buono con tutti, ho cercato di rispettare tutti alla stessa maniera e lo stesso è successo al Bayern, non ho avuto grossi problemi coi giocatori. Dopo si dice che qualche calciatore era contro me, ma non lo so: ho sempre cercato di rispettare tutti, chiaro che un allenatore debba fare delle scelte e che in ogni partita debba mandarne 11 in campo e 7 in panchina, poi sta nell’intelligenza delle persone accettare e nella forza di un club di supportare l’allenatore”.

Chiusura sul futuro e sulla risposta alla battuta di Montella, dettosi pronto a fargli da vice: “Vedo sulla panchina del Milan Montella, su quella della Roma Di Francesco, su quella dell’Italia Ventura. Li apprezzo e li stimo molto, e spero possano vincere tutte le partite da qui alla fine. Montella? Lui ha detto che farebbe volentieri il mio vice, io ho detto che farei volentieri il suo: possiamo fare una partita per uno, uno fa l’allenatore, l’altro il vice. Il problema è uno solo: dobbiamo trovare la società che ce lo fa fare, ma la troveremo…”.