La notizia dell'arrivo di Josè Mourinho sulla panchina della Roma dalla prossima stagione ha letteralmente travolto il mondo del calcio italiano. C'è chi l'ha definito un terremoto, chi un colpo di genio, chi un grave errore, sicuramente il ritorno dello Special One in Serie A non ha lasciato indifferente nessuno.
Tra questi anche Carlo Ancelotti, attuale allenatore dell'Everton ma ex bandiera giallorossa da calciatore, che ai microfoni del Corriere dello Sport ha spiegato le sue sensazioni sull'arrivo di Mourinho: "Questa è roba grossa, un colpo da maestro. Non me l’aspettavo, nessuno se l’aspettava... Mou porterà entusiasmo, conoscenze, personalità. È un grande allenatore. Ho un bellissimo rapporto con lui, è un amico, e da tanti anni. Mi ha subito ringraziato per il messaggio che gli ho inviato, i complimenti, così ho aggiunto una cosuccia. Gli ho detto che va ad allenare una squadra a cui tengo molto, la mia Roma. I tifosi lo adoreranno. Mourinho bollito? Il cotechino nel carrello è bollito, non Mourinho".
L'arrivo di Mourinho alla Roma è stato paragonato nelle ultime ore proprio a quello di Ancelotti a Napoli, per lo stupore che ha creato nell'opinione pubblica: "Può esserci una similitudine. Alla fine conta la voglia che uno ha di allenare. Stare fermi a lungo non piace a nessuno, il desiderio è sempre quello di ritrovare il campo. Roma e Napoli, poi, sono piazze importanti. Come in ogni azienda che si rispetti, anche nel calcio il risultato finale deve essere rapportato alle aspettative iniziali. Ci sono squadre che hanno l’obbligo dello scudetto e altre che puntano a entrare tra le prime quattro, altre ancora si pongono un solo obiettivo: mantenere la categoria".
E proprio sul suo addio da Napoli, Ancelotti non ha intenzione di tornare: "Non è esatto che mi fece fuori De Laurentiis. E comunque non aggiungo altro, non ha più importanza".
L'INTERVISTA INTEGRALE NELL'EDIZIONE ODIERNA DEL CORRIERE DELLO SPORT