Rapido, scattante. Tanto in campo quanto a rispondere al telefono. Non passa neanche uno squillo e Amine El Ouazzani ci saluta con il suo miglior “Buongiorno”, che tradisce però il suo accento francese. Titolare inamovibile del Guingamp in Ligue 2, l’attaccante classe 2001 si racconta ai nostri microfoni tra obiettivi del futuro, attaccanti di riferimento e… El Azzouzi del Bologna.
"Il mio obiettivo adesso è fare lo step successivo: credo di essere pronto", dichiara senza remore ma sempre con i piedi per terra.
Guingamp e futuro, El Ouazzani: "Guardo molto Vlahović"
Francese di nascita, ma con passaporto marocchino. Attaccante dal fisico invidiabile, alto 1.88, prospetto della famiglia Wasserman (agenzia a cui si affidano anche John Stones, Jamie Vardy e Denzel Dumfries, tra gli altri). "Al Guingamp sono cresciuto molto e ho fatto bene anche a livello di numeri, ma sotto certi aspetti so di dover ancora migliorare", ci racconta Amine El Ouazzani, già sul taccuino di diversi osservatori in giro per l'Europa. "Per esempio, sul gioco di testa - continua -. Poi come tutti gli attaccanti vorrei segnare sempre di più” dice ridendo. I suoi numeri nella seconda serie francese, però, sono tutt’altro che malvagi: ben 18 gol e 7 assist in un anno e mezzo.
"Ad esempio guardo molto Vlahović, in alcune cose siamo simili. Entrambi mancini e ci piace giocare in profondità. Mi ispiro a lui ma non solo. Mi piacciono molto anche Benzema per la sua intelligenza calcistica, la grinta di Lautaro e i guizzi di testa di Giroud". Insomma, migliorarsi per Amine è praticamente un'ossessione. "Guardo molto calcio, ma in particolare faccio attenzione ai movimenti degli attaccanti per imparare sempre di più".
"Mi piace molto il calcio italiano, cerco un progetto che..."
Se il futuro è incerto, ad ogni modo, Amine El Ouazzani ha le idee chiare. "L’anno prossimo non so ancora dove giocherò, ma credo di essere pronto per lo step successivo. Mi piacerebbe un progetto in cui io possa continuare a crescere e giocare con regolarità". C'è una destinazione preferita? "Mi piace molto l’Italia: è un campionato molto tattico e in cui si gioca bene a pallone. In più il calcio italiano è caratterizzato da lavoro e rigore, valori che io cerco di mettere in campo tutti i giorni e che fanno bene ad un giovane come me per migliorare sempre di più".
"L'Italia potrebbe essere la scelta perfetta per me - prosegue-. In questa stagione ho seguito molto Inter e Juventus, ma anche il Bologna in cui gioca El Azzouzi (i due infatti sono compagni di squadra in Under23 marocchina). Sono rimasto affascinato dal gioco innovativo espresso da Inzaghi e Thiago Motta".
Tra Olimpiadi di Parigi, Champions League e la chiamata dal Marocco
Ma non solo, Amine El Ouazzani parla poi del futuro 'certo', quello già conquistato con ottime prestazioni. Lo sguardo va quindi anche ai Giochi Olimpici di Parigi, cui il classe 2001 si è qualificato vincendo la Coppa d’Africa U23. “Sarà in casa, mi piacerebbe partecipare ma bisognerà parlare con il club per capire se saranno d’accordo a farmi partecipare, siccome sarà a campionato già iniziato. La priorità sarà comunque il club, quindi accetterò qualunque decisione".
Attenzione massima a ciò che verrà. Ma sempre inseguendo quei desideri diventati obiettivi. "Mi piacerebbe giocare la Champions League, è quello che fa sognare noi calciatori. E poi ovviamente mi piacerebbe ricevere la chiamata dalla Nazionale maggiore del Marocco e poter rappresentare il mio Paese". Ve l'avevamo detto che ha le idee chiare.