La Serie A delle panchine girevoli: con Aurelio Andreazzoli sono già tre gli allenatori esonerati in questo avvio di campionato. L'Empoli sceglie di cambiare, colpa di un rendimento negativo che non ha portato in classifica le cose buone viste sul campo. Una vittoria sola fin qui, peraltro alla prima giornata, troppo poco per dare fiducia a un allenatore che ha provato a esprimere un bel calcio ma che è stato condannato da un calendario complicato concluso con i 5 gol presi a Napoli. Il terzultimo posto in classifica spaventa al punto di non aspettare nemmeno la sosta né lo scontro diretto con l'Udinese, forse la partita più importante di questo spezzone di stagione.
Andreazzoli si unisce a Ballardini e D'Anna, gli altri esonerati di questa stagione. I suoi precedessori erano entrambi capitolati all'ottava giornata dopo le sconfitte di Genoa e Chievo contro Parma e Milan. Cambi di panchina che però non hanno portato alcun frutto, anzi, si sono rivelati persino dannosi: dall'ottava giornata in poi Chievo e Genoa hanno ottenuto 2 punti in due, entrambi conquistati dal Genoa. Numeri che fanno riflettere sulla bontà delle scelte delle società che adesso si ritrovano in situazioni molto più complicate di prima.
Andreazzoli non ce l'ha fatta a vincere contro il tempo, i risultati si sono messi davanti al suo progetto dopo undici giornate. Un traguardo significativo nella Serie A degli ultimi anni, dove giunti a questo punto sono cambiate sempre almeno due panchine.
L'unica ad arrivare a tre esoneri di tre squadre diverse nelle prime undici giornate però è stata la stagione 2016/17: in quel campionato De Zerbi subentrò a Ballardini alla guida del Palermo alla seconda giornata, Delneri a Iachini alla settima e Vecchi, predecessore di Pioli, prese il posto dell'esonerato Frank De Boer all'Inter.
Stesso numero di esoneri anche per la 2015/16, annata horror per gli allenatori. Colpa soprattutto del Palermo che cambiò, sommando tutte le situazioni intermedie, nove volte guida tecnica, ma mai prima dell'undicesima giornata. L'esonero di Iachini arrivò al dodicesimo turno con il subentro di Ballardini, in concomitanza dell'addio di Zenga alla Sampdoria per fare posto a Vincenzo Montella. Nelle 11 giornate iniziali a cambiare furono tre panchine ma per due squadre: il Bologna prese Donadoni per Delio Rossi mentre il Capri si ritrovò nella scomoda situazione di dover ricorrere alla staffetta Castori-Sannino-Castori.
L'anno scorso a questo punto della stagione i cambi erano stati solo due: De Zerbi al Benevento per Baroni e Lopez per Rastelli al Cagliari. Cifre identiche a quelle del 2014/15, quando cambiarono le panchine di Chievo e Inter con i subentri di Maran per Corini e Mancini per Mazzarri.
Il bilancio peggiore in assoluto ce l'ha invece la stagione 2012/12, quella del record di cambi di panchina. Furono 18 gli allenatori subentrati, 4 di quelli entro l'undicesima giornata: Pioli al posto di Bisoli al Bologna, Arrigoni al posto di Giampaolo al Cesena, Delio Rossi al posto di Mihajlovic alla Fiorentina e Ranieri al posto di Gasperini all'Inter.