Con la faccia di Mauro Icardi…vincere sembra facile. E di facce “(in)cañite” San Siro oggi era pieno, perché sugli spalti, per festeggiare i 100 gol del capitano nerazzurro, i tifosi hanno trovato delle sagome con il volto del numero 9. In campo, per Mauro, omaggio con maglia celebrativa vicino a Boninsegna e family portrait, tutti mascherati. Era tornato contro la Sampdoria, con 4 gol. Ed era tornato con Perisic, che aveva segnato dopo mesi di digiuno. Nel sabato di Serie A che precede la Pasqua, la banda Spalletti era chiamata a vincere, per confermare le prestazioni convincenti contro Napoli e Samp e per arrivare al derby consapevoli di una compattezza e di un gioco finalmente (ri)trovati. Serve meno di un minuto per aprire le marcature: rimessa con le mani (oltre la distanza regolamentare) di Perisic e Icardi insacca la palla dell’1-0. Ne passano 12’ e stavolta a superare Nicolas è il croato, su assist di Brozovic, un altro croato in stato di grazia. Il Verona non c’è e subisce passiva le offensive dei padroni di casa. L’Inter invece gioca bene, Perisic e Icardi hanno tirato fuori la solita intesa, tra gol del primo (105 in Serie A, 102 con questa maglia e 24 in 25 presenze quest’anno) e assist del secondo (è il 15° che serve al compagno argentino). Che numeri il 9 e il 44!!!! Uno straripante sulla fascia, l’altro con un senso del gol assoluto.
E allora è il binario tra Spalato e Rosario quello su cui può correre il treno Champion’s, ora distante pochi punti, dato il pari della Roma sul campo del Bologna nell’anticipo di oggi.Se i numeri, come la matematica, non sono un’opinione, l’Inter ha una partita a disposizione per salire al 3° posto in solitaria. L’avversario però è il Milan, tutta un’altra storia rispetto al Verona, che con il dovuto rispetto, lotta in zona retrocessione. Sarà un derby carico di aspettative e significato, ma Spalletti ha carte da giocare e numeri su cui scommettere: il 9 e il 44.