Già detentore del record come il calciatore con il maggior numero di maglie indossate nella sua carriera professionistica, Sebastian Abreu non si arrende. E dopo una breve parentesi da allenatore del Santa Tecla, decide di schiodare le sue scarpette e di tornare a fare quello per cui è nato: il gol. 42 anni e non sentirli. L'attaccante, secondo quanto riportato da El País, giocherà ancora in prima divisione uruguaiana e lo farà per i Boston River migliorando un record già suo (29esima squadra in carriera).
La maglia del Defensor Sporting fu solo la prima di una lunghissima lista di squadre nella carriera di El Loco. Nel 1994 inizia proprio dalla squadra di Montevideo, a pochi chilometri da casa, fino ad arrivare all'imminente firma con la sua nuova squadra: i Boston River. Abreu colleziona tantissime presenze e più di 400 gol in carriera tra Uruguay, Argentina, Spagna, Brasile, Messico, Israele, Grecia, Ecuador, Paraguay, El Salvador e Cile. Abreu gioca quasi sempre con il numero 13 sulle spalle, numero insolito per un attaccante. Ma non per un Loco abituato a far parlare di sé.
Per lunghi tratti Abreu è stato punta di riferimento della nazionale uruguaiana. Fu decisivo al Mondiale 2010 contro il Ghana, passando alla storia per aver segnato il rigore decisivo che spedì l'Uruguay in semifinale. Adesso El Loco deve disfare l'ennesima valigia, pronto per una nuova sfida. Con la 29esima maglia della sua carriera. Quando il calcio non ha età.