E’
iniziato tutto con un abbraccio. Tra Jermain Defoe e Bradley Lowery, prima dell’ingresso
in campo dell’Inghilterra. Nella cornice di Wembley, il piccolo tifoso del
Sunderland oggi ha accompagnato in campo il suo idolo e “migliore amico”. Mano nella
mano, poi in braccio. Pochi minuti che hanno emozionato Wembley perché in
Inghilterra conoscono bene la storia di Brad. Ancora lotta contro il cancro ma
il calcio continua a regalare a lui, alla sua famiglia e a chiunque non resta
indifferente davanti a momenti così, grandi emozioni. Così la nazionale inglese
l’ha reso mascotte della squadra, in occasione della sfida di oggi contro la Lituania - valida per
le qualificazioni al Mondiale di Russia - e gli ha fatto vivere un altro
momento indimenticabile. Neanche a dirlo, insieme a Defoe (è stato proprio lui
ad invitarlo per la partita di oggi), il giocatore che poche settimane fa era andato a trovarlo in ospedale e tra le braccia del quale Bradley si era addormentato dopo aver giocato con i suoi pupazzetti.
Sorridente, come al solito, e primo della fila insieme all’amico Jermain dopo che Joe Hart ha ceduto la sua posizione al connazionale insieme al piccolo Brad. Un bel gesto da parte del numero uno del Torino che oggi ha indossato la fascia di capitano e avrebbe dovuto aprire lui la fila dei suoi. E al momento dell’entrata in campo… Bradley si è tappato le orecchie, colpa della musica troppo alta. E via a strappare altri sorrisi. Poi quell'abbraccio a Jermain, durante l'inno, come se intorno a loro non ci fosse nessun altro. Questo pomeriggio, a Wembley e non solo, ha regalato un altro momento da ricordare per ribadire che il calcio è molto più di uno sport. E lo sa anche Defoe che ha poi ringraziato così il piccolo migliore amico: "Spero che tu abbia trascorso una giornata grandiosa, Bradley. E' stato perfetto entrare con te a Wembley...".