Emozioni, sorprese e colpi di scena. Agitare bene et voilà, la quattordicesima giornata di serie A è servita. Il Genoa che stende la Juventus, l’Atalanta che continua a volare e Milan e Roma che si avvicinano ai bianconeri, rendendo più appassionante la lotta al vertice. Di questi e altri temi ha parlato Mondonico a Sky Sport 24, soffermandosi principalmente sul momento d’oro dell’Atalanta, guidata dalle mani sapienti di Gasperini.
“Questa Atalanta sta scrivendo un capitolo pazzesco di storia ed è giusto che se ne parli, c'è l'entusiasmo misto al fatto che sia un sogno e che domani ci si svegli. E’ un simbolo per i bergamaschi. Ho parlato con Gasperini e gli ho detto che è più facile arrivare in Europa attraverso la Coppa Italia piuttosto che attraverso il campionato, anche se questo finale del girone d’andata potrebbe ancora riservare delle sorprese. L’Atalanta di quest'anno ha una storia stranissima, 5 sconfitte nelle prime 6 poi la rivoluzione a Pescara. Gasperini ha pescato questi giovani e li ha fatti diventare maturi alla svelta, puntando anche su quelli che non avevano mai mollato. Ha creato una miscela esplosiva. Dove assomiglia alla mia Atalanta? Nel fatto che il pubblico era vicino alla squadra anche in campo, mi sembra che questa squadra sia accettata da tutti e storie come questa fanno bene al calcio. Spero che questa situazione possa attirare tutti quelli che vedono il calcio in questo modo. Petagna è il giocatore che mi ha meravigliato più di tutti, mi sembrava un 'gigione' invece ieri a Bologna ha trascinato la squadra, lui non gioca per fare gol ma per aiutare i compagni. Qui bisogna diventare bergamaschi, questa non è una piazza che si adegua agli altri, Gasperini si è inserito perfettamente in questo contesto perché l'errore sarebbe stato avere la presunzione che l'ambiente dovesse adattarsi a lui”.
A sorprendere Mondonico è senza dubbio anche il Torino, un’altra delle rivelazioni di questo inizio di campionato: “I granata hanno un allenatore pazzesco, uno che prima di iniziare il campionato dice che l'obiettivo è l’Europa e, adesso, lotta proprio per quelle posizioni lì. Il Toro ora è a sua somiglianza è lui si è calato perfettamente nel contesto. Lui dice quello che pensa, Miha è uno capace di attaccarti all’attaccapanni. Penso, comunque, che l’Atalanta abbia fatto qualcosa in più del Torino, nel momento in cui la salvezza veniva posta come unico obiettivo è scoppiata la miscela. Complimenti a Miha ma soprattutto a Gasp.
La sconfitta di Genova ha fatto suonare il campanello d’allarme in casa Juventus, Mondonico spiega il suo punto di vista: “Tutti parlavano di un gioco che non piaceva, però i punti arrivavano e nessuno parlava. Quando poi il risultato diventa negativo ti crolla addosso qualcosa. Adesso ci vuole la qualità di Allegri per far ritornare la Juventus vincente. Se tu giochi per il risultato, quando è negativo deludi un po’ tutti quanti. Se io fossi l’Atalanta, perderei a Torino in campionato e proverei a vincere in Coppa Italia, perché per i nerazzurri è più facile arrivare in Europa tramite la Coppa.
Infine, Mondonico chiosa con una battuta sulla Fiorentina e su Paulo Sousa: “Io son tifoso della Fiorentina, se io fossi il Dg obbligherei Sousa a parlare nella sua lingua durante le interviste perché c’è l’impressione che venga interpretato mai. E’ importante per un allenatore avere il contatto con la propria gente tramite le interviste, allora parli nella sua lingua e si esprima al meglio così nessuno potrà più parlare di problemi di interpretazione.