Segreti, curiosità e momenti preferiti, da protagonista e non. Paulo Dybala, in una breve intervista concessa a La Nacion, ha voluto raccontarsi a 360°, fuori e dentro al campo: l'attaccante della Juventus, rispondendo alle domande dei propri fan, è partito dalla spiegazione del significato del tatuaggio sul proprio braccio. "Lo feci perchè mi piaceva, l'ho visto ad un altro compagno e mi piaceva per come fosse esteticamente. Somiglia un po' al bracciale che usavano i romani in guerra, ma più che il significato era più per un gusto personale".
Dai tatuaggi alla musica, passando per come sia cambiata la vita della "Joya" al momento del suo arrivo in Italia: "Mi piacciono vari tipi di musica, il mio autore preferito è El Cuarteto, di Cordoba come me. Però ascolto anche musica italiana, come Ramazzotti, e il reggaeton quando mi diverto con i miei amici. Credo che mi abbia cambiato molto la vita venire in Italia da ragazzo, a 18 anni. Stavo capendo tante cose della vita ed è stato un cambio molto importante: ho compreso tanto di calcio sia della vita. Sono arrivato qui da solo e credo che per crescere mi sia servito moltissimo".
Poi spazio al calcio, con tra gol preferiti segnati dalla sua Nazionale e siglati personalmente in carriera: E’ difficile dire quale sia il gol più bello segnato dall’Argentina, ce ne sono tanti belli e importanti. Dico quello di Diego (Maradona) contro l’Inghilterra. E’ difficile scegliere anche il mio gol più bello, ce ne sono tanti che mi sono piaciuto: quello con il Palermo contro il Genoa è uno, un altro con l’Instituo contro il Chacarita e anche con la Juventus contro il Sassuolo penso sia tra i più belli".
Infine, chiusura tra idoli e legami speciali con i compagni: "I miei idoli erano Riquelme e Ronaldinho perché entrambi giocavano nella posizione che occupavo da ragazzo. Con il tempo sono cambiato e ho cominciato ad ammirare Messi, come tutti fanno. Con chi ho legato di più? Alla Juventus ho tanti amici perché siamo un gruppo molto bello e ci troviamo molto bene. Ho legato molto con il ‘Tucu’ Pereyra, siamo argentini e siamo spesso insieme. Anche con Pogba, Morata e Cuadrado ho un ottimo rapporto".