Una stagione difficile, quella che alla guida del Real Madrid sta affrontando Zinedine Zidane. La qualificazione agli ottavi di Champions (dove incontrerà l'Atalanta) ottenuta all'ultima giornata, il terzo posto in campionato a dieci punti di distacco dall'Atletico capolista e l'eliminazione dalla Copa del Rey per mano dell'Alcoyano.
Tra voci di addio a fine stagione e polemiche, l'allenatore francese, che è tornato in conferenza dopo essere guarito dal covid, stavolta si è sfogato all'ennesima domanda riguardante il suo futuro e la sua posizione all'interno del club: "Veramente mi chiedi se ho intenzione di smettere e tornare a casa? La mia squadra sta combattendo e io sto lavorando con i giocatori. La scorsa stagione abbiamo vinto la Liga. Noi, il Real Madrid. Non dieci anni fa, la scorsa stagione. Quindi abbiamo diritto di difendere il nostro titolo almeno in questa stagione".
Secondo Zidane, che prosegue nella sua risposta, i media e i giornali non lo trattano con il rispetto necessario: "Un giorno sono esonerato, il giorno dopo no. Poi se perdiamo, devo essere esonerato di nuovo. Lo accetto, ma sono arrabbiato. So che voi giornalisti state facendo il vostro lavoro, ma lo vorremmo fare tutti. Rispettate chi lavora qui".
L'allenatore del Real Madrid ha concluso chiedendo di lasciare spazio al suo lavoro e a quello della sua squadra: "Sono tornato su questa panchina, ma non sono contento perchè non merito questo trattamento. Vorrei lavorare questa stagione con i giocatori che hanno vinto la Liga lo scorso anno. Poi, se a fine anno non avrò centrato gli obiettivi, la società cambierà. Io mi sono sempre assunto le mie responsabilità".