“Moise Kean è uno dei migliori talenti al mondo: è giovane, sta crescendo, siamo contenti che abbia scelto la nostra squadra. La Premier non è facile, è in una nuova nazione, bisogna dargli tempo e avere pazienza: siamo certi che la nostra fiducia sarà ripagata”, parla così Gretar Steinsson, head of recruitment and development dell’Everton intervistato al Wyscout Forum 2019 da Sky Sport.
Nessua polemica dunque dopo l'eslusione dell'ex Juventus nell'ultima gara di campionato (causa ritardo alla riunione tecnica): secondo quanto filtra dall'entourage del giocatore, Kean non stava bene per via di una intossicazione alimentare, ma si era dimenticato di avvisare del ritirardo. Nessuna rottura dunque tra l'Everton e il classe 2000, che si è già scusato con club e allenatore.
Gretar Steinsson continua a raccontare il mondo Everton: “Negli ultimi 15/20 anni abbiamo lavorato molto bene sul settore giovanile, tanti ragazzi sono arrivati in prima squadra. Per loro è una grande opportunità giocare in un club con così grande tradizione. Per l’Everton è un grande orgoglio vedere che tanti giovani stanno facendo bene”.
Chi non è cresciuto nell’Everton, ma dal club inglese è stato valorizzato è stato Romelo Lukaku: “Sapevamo delle sue fantastiche qualità, da noi è cresciuto ed è ancora oggi molto amato dal nostro club. Siamo felici di vederlo segnare e divertirsi all’Inter”, ha concluso Gretar Steinsson.
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