Russia 2018 | 10 curiosità da sapere sui Mondiali
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Data: 13/06/2018 -

Russia 2018 | 10 curiosità da sapere sui Mondiali

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Addentriamoci nell’universo di Russia 2018 e scopriamo 10 curiosità che non potete assolutamente perdervi
Addentriamoci nell’universo di Russia 2018 e scopriamo 10 curiosità che non potete assolutamente perdervi

EKATERINBURG ARENA, CHE TRIBUNE HAI?



Ekaterinburg è la città più a est del Mondiale. Un mix tra storia e cultura. Ottant’anni fa 25 mila persone morirono nei Gulag, nel 1918 fu assassinata l'intera famiglia dello Zar Nicola II. Fu la fine della dinastia Romanov. La città è sempre stata un collante tra l’Europa e l’Asia più profonda, nonchè uno snodo cruciale nei commerci, oltre ad essere una tappa fissa della transiberiana. L’Ekaterinburg Arena è il più piccolo stadio ad ospitare le partite del Mondiale (verranno giocate 4 gare della fase a gironi). Ci sono solo 35 mila posti ed è stata fatta un’opera aggiuntiva di due tribune sopra le curve per soddisfare le richieste della FIFA. A fine manifestazione, le tribune verranno rimosse.


LUZNIKI CALLING



Il Luzniki ha ospitato la finale di Coppa Uefa vinta dal Parma nel '99 e la finale di Champion del 2008, vinta dal Manchester. Ma è stato anche teatro del "disastro del Luzniki”. Molti tifosi dello Spartak che stavano assistendo alla partita tra la squadra di casa e l’Harleem decisero di abbandonare lo stadio prima del triplice fischio a causa del freddo. A pochi minuti dalla fine lo Spartak segnò e molti tifosi decisero di tornare indietro ma la polizia lo impedì, bloccandoli. Ci fu un sovraffollamento che provocò la morte di 66 tifosi. Nel 1980 ospitò i giochi Olimpici quando ancora si chiamava Lenin Stadium e si poteva ammirare la statua in bronzo del fautore della Rivoluzione Russa all’entrata. Ora il complesso del Luzniki, oltre ad essere moderno e sicuro, comprende anche vari campi da calcetto e calciotto nelle immediate vicinanze, oltre ad avere la metropolitana che passa a pochi metri. Dai 100 mila posti del 2013 si è passati agli 82.540 per il Mondiale. Icolori dei seggiolini sono stati scelti tramite un sondaggio internet: con 147 mila voti ha vinto il Rosso. Ce l’aspettavamo.


LE GRANDI ESCLUSE



Oltre alla nazionale italiana ci sono molte altre escluse eccellenti alle fasi finali del Mondiale, come l’Olanda, la Turchia e il Cile. Poi l’Ucraina e il Galles, che avevano disputato un buon Europeo nel 2016. In queste nazionali giocano campioni che farebbero invidia a qualsiasi squadra di club, ma che purtroppo dovranno vedere il Mondiale dal divano di casa. Tra i tanti esclusi spiccano i nomi di Antonio Valencia, David Alaba, Marek Hamsik, Arturo Vidal, Kevin Strootman, Miralem Pjanic, Gareth Bale, Pierre Aubameyang, Alexis Sanchez, Arien Robben e Riyad Mahrez, oltre a tutti i nostri connazionali. Ci sono anche giocatori che vedranno la propria nazionale impegnata al Mondiale senza potervi giocare poichè non convocati. Tra questi ci sono nomi pesanti; uno su tutti è quello di Mario Gotze, che ha deciso il Mondiale 2014 con un gol in finale contro l’Argentina e che oggi viene lasciato a casa.


NEW GENERATION


Polonia e Australia avranno due giocatori nati nel '99. Si tratta dell’attaccante del Melbourne Victory Daniel Arzani e del centrocampista del Legia Varsavia Sebastian Szymanski. Sono i due giocatori più giovani tra le rose partecipanti. Il giocatore più vecchio ad essere stato convocato è il classe 1973 Essam El Hadary che, scendendo in campo per difendere la porta dell’Egitto, a 45 anni potrebbe diventare il calciatore più vecchio di sempre ad aver disputato una partita delle fasi finale di un Mondiale.


HASTA MARQUEZ



Rafa Marquez giocherà il quinto mondiale a 39 anni, potrebbe eguagliare il record Lothar Matthaus, del connazionale Antonio Carbajal e del nostro Gigi Buffon, tutti con 5 Mondiali giocati all’attivo. Gli basta un minuto. Con la mancata qualificazione della nazionale italiana, inoltre, Buffon ha perso l’opportunità di diventare l’unico giocatore nella storia del calcio ad aver disputato 6 Mondiali.


OCCHIO AL PIL



Il torneo, sebbene non sia ancora iniziato, vale già l’1% del PIL della Russia. Come ha affermato il presidente del comitato organizzatore Alexei Sorokin, dal 2013 al 2018 l’effetto Mondiale sul PIL russo è stato pari a 867 Miliardi di rubli (11,3 Miliardi di euro), che equivalgono a circa l’1% del prodotto interno lordo. Questo surplus dipende per l’86% da investimenti strutturali come stadi, strade e areoporti e per il 14% dal turismo.


LEGALIZACION



Droghe come l’eroina, la cocaina, la codeina e la cannabis saranno ammesse all’interno degli stadi purchè chi ne fa uso sia in possesso di una prescrizione medica in Russo o Inglese. E’ lo stesso comitato organizzatore a confermare che tra giugno e luglio chi sarà in possesso delle giuste prescrizioni potrà portare nel paese queste sostanze per uso personale; le forze dell’ordine si adopereranno per verificare che i fogli mostrati siano autentici.


BLOODY FIFA18



Negli ultimi mesi è montata la polemica riguardo ad un possibile maltrattamento e uccisione di migliaia di cani randagi da parte delle autorità russe in vista del Mondiale. Secondo quanto riportato dal Guardian ci sarebbero almeno 2 milioni di cani randagi nelle 11 città dei Mondiali. Il governo russo avrebbe stanziato circa 136 milioni di euro per la loro cattura e la loro sterilizzazione o uccisione. La modalità di soppressione sarebbe quella più usata poichè più veloce ed economica. I portavoce del governo smentiscono, anche se il presidente Putin non si è ancora espresso sulla vicenda. Molte ONG denunciano questo modus operandi, avvalendosi anche di gruppi Facebook come: “Bloody Fifa 2018”. La direttrice dell’ONG Right To Life nega le uccisioni, portando a riprova il fatto che la sua stessa associazione abbia ricevuto una sovvenzione di 25.000 euro per accogliere temporaneamente i cani randagi in apposite strutture durante i Mondiali.


LO STILE DELLA NIGERIA



Tutti pazzi per la maglia della Nigeria. I Mondiali devono ancora iniziare ma sicuramente sul gradino più alto del podio per la maglia più apprezzata in tutto il mondo ci sale la Nigeria: corpo bianco verde e maniche bianconere con una grafica a frecce a richiamare le piume dell’aquila presente sullo stemma. La Nike ha già ricevuto più di 3 milioni di ordini dal lancio ufficiale, avvenuto il 29 maggio. Si stima che il guadagno sarà superiore ai 220 milioni di euro. Battuto il record appartenente al Manchester United, con 3 milioni di maglie vendute nel 2016.


WILL SMITH CANTERÀ



I Mondiali di Russia avranno un inno ufficiale e una canzone ufficiale. L’inno sarà cantato da Jason Derulo. Il titolo è “Colours” ed è un’esaltazione delle differenze culturali nello sport. La canzone ufficiale invece si chiama “Live It Up” e sarà cantata live prima della finale il 15 Luglio da Will Smith, Nicky Jam ed Era Istrefi.

di Riccardo Despali



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