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Iran, donne allo stadio per seguire la nazionale contro la Cambogia

Un evento unico, un altro piccolo passo in avanti per l’Iran. Per la prima volta dopo quarant’anni, allo stadio Azadi di Teheran, capitale dell'Iran, le donne assistono ad una partita di calcio della nazionale contro la Cambogia, valida per le qualificazioni ai mondiali di Qatar 2022.


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Dal 1979, anno della rivoluzione islamica, ad oggi, le donne infatti, sono state costrette a guardare le partite da casa o nei bar, e spesso si sono introdotte illegalmente negli stadi travestite da uomini. Qualche apertura era arrivata solamente per eventi importanti, come per i mondiali 2018, quando era stato concesso uno strappo alla regola per il match tra Iran e Spagna, ma su un maxi-schermo, e nella finale di Champions League asiatica dello scorso novembre, dedicando un settore solo per le donne con invito.

Questa volta lo spazio dedicato alle donne è di ben 3500 posti, una svolta avvenuta soprattutto grazie alle pressioni della Fifa sul governo iraniano, dopo la tragica morte di una giovane tifosa dell'Esteghlal, squadra di Serie A della Persian Gulf Pro League, che si è data fuoco davanti al tribunale per rivendicare il diritto di entrare allo stadio alle donne.


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Quella delle iraniane è dunque una piccola vittoria su un tema tanto delicato quanto assurdo: ed eccole quindi in fila con i loro biglietti alla mano, pronte per passare i controlli e ad assistere dal vivo ad una partita di calcio, quella tra Iran-Cambogia. Bandiere, magliette, cappelli e visi pitturati colorano questa giornata tanto speciale, conclusasi con la vittoria dell'Iran per 14-0. Una delle peggiori sconfitte della storia della Cambogia invece, con Honda in panchina.

Una decisione valida però solo per le partite internazionali, come ha annunciato lo scorso 19 settembre il ministro dello Sport, Masoud Soltanifar. Per la conferma di questo nuovo diritto alle donne iraniane bisognerà adesso attendere il prossimo match casalingo, il 26 marzo del 2020, quando la nazionale giocherà di nuovo in casa un match di qualificazione ai Mondiali, contro RAS di Hong Kong.

Di seguito il comunicato del presidente della FIFA, Gianni Infantino: "Per la prima volta in quasi 40 anni, diverse centinaia di donne hanno avuto la possibilità di accedere ad uno stadio in Iran per guardare una partita maschile di calcio.

Questo è un passo in avanti molto positivo, uno di quelli per cui la FIFA e in particolare le donne iraniane, hanno atteso avidamente. La passione, la gioia, l'entusiasmo che hanno mostrato oggi era notevole e ci incoraggia ancora di più a continuare per il sentiero intrapreso. La storia ci insegna che il progresso viene per gradi e questo è solo l'inizio di un viaggio.

Di conseguenza, la FIFA ora guarda più che mai ad un futuro ove tutte le donne che desiderino assistere ad una partita di calcio in Iran saranno libere di farlo, in un ambiente sereno.

Non ci si può fermare o tornare indietro adesso.

Vorrei ringraziare sia l'Iran che la federazione calcistica nazionale e asiatica e le autorità coinvolte per il loro contributo e la collaborazione. La FIFA continuerà a lavorare a stretto contatto con loro, per aiutare a garantire che sia atta la cosa giusta, che è permettere a tutti i tifosi, indifferentemente dal genere, di avere la possibilità di andare allo stadio per godersi una partita di calcio.Da quando sono arrivato alla FIFA, lottiamo per vedere questo obiettivo raggiunto.

Ma, soprattutto, oggi voglio fare un enorme ringraziamento e registrare il nostro massimo rispetto a tute le donne iraniane che coraggiosamente hanno lottato e lottano per i loro diritti. La FIFA le supporta appieno e sarà al loro fianco".

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