Antonio Conte ha deciso di creare un'Inter a misura di Christian Eriksen: "Prendere le decisioni in maniera veloce, passare la palla con il destro o il sinistro, creare il maggior numero di opportunità: so che negli ultimi anni il mio rendimento a livello statistico è stato importante, in Inghilterra. Ma io non guardo ai numeri, quanto a quello che riesco a dare in campo, per i compagni e per la squadra” – racconta l'ex Tottenham al Matchday Programme dell'Inter.
Mayor, l’uomo che scoprì Hakimi: "Andò al Real in cambio di qualche pallone”
Kharja: “Ausilio mi chiese di Hakimi già due anni fa”
Eriksen è cresciuto con il mito dell'Inter campione di tutto: "Prima di arrivare in Serie A ho sempre legato l’Inter all’anno del Triplete: era il 2010, ho ammirato le loro imprese clamorose". Dalla televisione al campo, "e poi me li sono ritrovati al Mondiale in Sudafrica, dove avevo solo 18 anni. Pazzesco". Ora tocca a Eriksen riportare l'Inter alla vittoria: "Piano piano mi sto immergendo nella tradizione di questo club. Adesso però è il momento di creare insieme una nuova storia”.
Il padre, Thomas, lo ha cresciuto anche calcisticamente: “Il mio allenatore è sempre stato mio papà. Mi ha insegnato tutto: l’essere ambidestro, ad esempio, quando mi diceva di giocare in giardino calciando un po’ con il destro e un po’ con il sinistro, quando mi faceva fare 10 passaggi con il destro e 10 con il sinistro. Avevo talento, essere il figlio dell’allenatore mi faceva, per forza di cose, avere gli occhi addosso".
Adesso come allora le pressioni sono alte, ma lui le ha sempre sapute gestire, traendone vantaggio: "Le aspettative sono sempre state alte, attorno a me avevo più responsabilità e pressione, ma mi piaceva essere coinvolto nelle partite, sono sempre stato felice di giocarmi qualcosa”.
Inter, c'è la firma di Hakimi: contratto di 5 anni | FOTO e VIDEO
Non ha avuto molto tempo per scoprire Milano, poco dopo il suo arrivo all'Inter è iniziato il lockdown, ma Eriksen ha già colto l'essenza della città: "Devo ammettere che si tratta di una bellissima città dove si respira in maniera chiara la passione dei tifosi per il calcio e in particolare il calore degli interisti, che sanno trasformare le partite quando sono allo stadio”, tifosi, negli stadi, che mancano molto al centrocampista danese.
Le parole dell'allenatore bianconero in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monza di…
Il club blaugrana ha introdotto una serie di tatuaggi per aumentare i ricavi Il Barcellona…
Dal prossimo 16 gennaio la scuola avvierà un programma di lezioni dalla durata di sei…
Le possibili scelte di Claudio Ranieri per la partita contro gli emiliani Alla ricerca di…
Con quello di Leao diventano 15 gli infortuni riscontrati dai giocatori rossoneri: la maggior parte…
Le possibili scelte di Thiago Motta. A chiudere la domenica della diciassettesima giornata di campionato…