Un gol da piangere: non solo Malcom, quando la lacrima è amara
Dopo la rete segnata all’Inter, l’ultimo arrivato in casa Barça scoppia in un pianto pieno di rivincita. Prima di Malcom ci sono stati Balzaretti, Batistuta, Cassano, ma anche Neymar e Pinilla: i goleador fratelli di lacrime amare
Una corsa palla al piede, una finta, sinistro, gol e pianto liberatorio. Prima della zampata di Icardi, Inter-Barcellona rischiava di essere solo la partita di Malcom. Da oggetto misterioso (e costoso: in estate il Barça ha speso 41 milioni per strapparlo al Bordeaux, quando il giocatore era a un passo dalla Roma) a inatteso protagonista della notte blaugrana, a segno dopo appena due minuti dal suo debutto assoluto in Champions.
Quelle di Malcom a San Siro sono infatti lacrime dense di frustrazione: fino a ieri, appena 27 minuti totali in Liga e una sola presenza da titolare in Coppa del Re contro un club di terza serie. Insomma, un avvio di stagione trascorso nel dimenticatoio. “Il mio sogno sta iniziando, il mio sogno è fare la storia attraverso grandi cose. Voglio giocare di più, ogni giorno mi alleno per dimostrare che ho la qualità per essere in questo gruppo“, esclama il giovane brasiliano nel post partita.
Come dire, ci sono anch’io: piangere dopo un gol per motivi che
vanno oltre la gioia. Quanti ce ne sono stati prima di Malcom? Noi
abbiamo pensato a loro.
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Balzaretti vs Lazio. è il caso più simile a Malcom. Settembre 2013, primo derby capitolino dopo la finale di Coppa Italia vinta dai biancocelesti. La Roma vincerà 2-0 e il primo gol lo mette a segno il terzino sinistro, fin lì il giallorosso più discusso del momento: lacrime sotto la Sud per fare pace e mettersi alle spalle il passato.
Batistuta vs Fiorentina. Rimaniamo in zona Roma, tornando indietro all’anno dell’ultimo scudetto. Contro la viola, la squadra di Capello è bloccata a lungo sullo 0-0, poi arriva Batigol. Una cannonata delle sue che fa saltare in aria l’Olimpico, ma lui in quel momento soffre: il più classico pianto dell’ex.
Cassano vs Bulgaria. Questo ce lo ricordiamo bene, ahimé. Fantantonio piega la Bulgaria all’ultimo respiro ma per gli Azzurri è tutto inutile: da Oporto arriva la notizia del biscotto tra Svezia e Danimarca, l’Italia è fuori da Euro 2004. E Cassano, come tutti noi, piange.
Son vs Messico. Altre lacrime nazionali, durante l’ultimo Mondiale. Dopo un inutile gol al Messico, il talento del Tottenham chiude così: “Non volevo piangere, ma dopo aver visto i miei compagni e il presidente nello spogliatoio non sono riuscito a smettere”. Sullo sfondo anche la minaccia del servizio militare, che il giocatore sarebbe stato chiamato a svolgere salvo esenzione per meriti sportivi. Non arriveranno in Russia, ma due mesi dopo la Corea del Sud vincerà i Giochi Asiatici e Son potrà tirare un sospiro di sollievo.
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Neymar vs Costa Rica. Sempre nell’ultima rassegna iridata, lo sfogo emotivo di O Ney. Il suo Brasile ha tutto da perdere nella partita conclusiva del girone contro il Costa Rica: in pieno recupero la risolvono Coutinho e Neymar, che al fischio finale si lascia andare alle lacrime. Il modo più umano per scrollarsi di dosso così tanta pressione.
Dybala vs Bologna. Nemmeno due mesi fa, il silenzioso pianto della Joya dopo la rete al Bologna: come Malcom, un primo gol stagionale dopo un avvio difficile. Ma il campo qui non c’entra nulla. Correva infatti l’anniversario della morte di Adolfo Dybala, il padre del giocatore che si spense prematuramente otto anni fa. CR7 che va subito a consolare il compagno di squadra resta l’immagine della serata dello Juventus Stadium.
Renteria vs Deportes Iquique. Una triste pagina di calcio che forse
conoscono in pochi. Campionato cileno, 2014. L’attaccante venezuelano va
in gol per il San Marcos Arica e viene sommerso dai cori razzisti dei
tifosi avversari. Emiliano Renteria scoppia a piangere: sul terreno di
gioco tutti gli sono vicini, ma sugli spalti la gente continua implacabile. Finché l’arbitro decide di sospendere la
partita.
Pinilla vs Antofagasta. Chiudiamo la nostra carrellata ancora in Cile. Il 5 marzo scorso Pinilla segna con il suo Universidad e subito alza le dita al cielo. Commosso, a dir poco: è tra i primissimi gol con dedica per Davide Astori, scomparso appena il giorno prima e di cui Pinilla è stato compagno di squadra ai tempi di Cagliari.
Dopo il gol all’Inter, l’avventura di Malcom in blaugrana può finalmente iniziare. Con qualche fratello di pianto in più.