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“Vi racconto il tacco di Suarez visto dal… campo!”. Parla Valjent, il difensore del Maiorca: “Ho riso”

Hai visto il gol di tacco di Suarez in Barcellona-Maiorca? Ecco. Quello di spalle, che va in scivolata e prova a contrastarlo, sono io”. E’ Martin Valjent che parla, il difensore che ha tentato di neutralizzare una delle reti più geniali degli ultimi tempi. “Ma ti rendi conto? Proprio nel gol più bello della sua carriera dovevo andarci di mezzo io? Nel post partita mi hanno scritto in tanti, tutti molto contenti che io sia arrivato fino in Liga, a giocare al Camp Nou”. Sorride, Martin, che vivrà di pubblicità riflessa per l'eternità. “Mica così positiva! Anche se non era per niente facile". Sinceramente: quasi impossibile. Cosa potevo fare? Magari provare a lasciarlo in fuorigioco ma noi, come difesa, giochiamo a uomo quindi mi è venuto spontaneo seguirlo”.

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E poi? Com’è stato vedere un gol così bello da… pochissimi centimetri? Martin scuote la tesa. “Non ho visto nulla!”. Privilegiato mica tanto. “Io mi sono messo tra lui, il nostro potere e la porta, pensando che tirasse con il destro oppure, al massimo, che rientrasse per poi calciare. Ecco perché mi sono buttato giù in scivolata, per provare a coprire più spazio possibile. Ti dico: ero pronto, e speravo, di ricevere una bella pallonata addosso e invece, nemmeno quella. Non potevo immaginare un gesto tecnico di quel tipo”. Un tacco con la potenza e l’effetto di una conclusione d’interno piede. “E’ stata una frazione di secondo. Io mi accorgo solo della palla che entra. Poi mi alzo, guardo il mio portiere come per dirgli ‘ma come c…o è entrata?’ e mi giro verso i televisori che ci sono al Camp Nou. Noto il replay”. La reazione è curiosa. “Vuoi la verità? Mi sono messo a ridere”.

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La bellezza dell’esecuzione è talmente elevata che non ci volevo credere. “Alcuni miei compagni pensavano volesse passarla ma se dai quella forza lì al pallone è chiaramente un tiro verso la porta. Poteva farlo solo Suarez o altri 3/4 giocatori al mondo. Se ci prova qualsiasi altro o cade o si rompe. Io penso che avrei smesso di praticare questo sport”. Sensazioni forti. “A caldo mi sono sentito inutile, un cono per allenamento ma già oggi la vedo diversamente. Poi scusa, oltre a Suarez, hai visto gli altri gol di Messi? Durante tutto il primo tempo ci hanno massacrati. Io dovevo marcare Suarez ma lì davanti, tra Messi e Griezmann, si cambiavano spesso di posizione”.

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In Barcellona-Maiorca si è visto anche l’assist del portiere blaugrana: ter Stegen. “E’ successo di tutto sì! Ha una tecnica pazzesca ma in quell’occasione abbiamo sbagliato noi. Eravamo posizionati male”. Messi da così vicino è realmente da Pallone d’oro? “Assolutamente sì. E’ piccolo di statura, baricentro bassissimo, ma con due gambe piene di forza. Sembra quasi non gli interessi nulla della partita, lui cammina, rientra raramente, si mette in moto solo quando i compagni entrano in possesso di palla. E’ il suo stile di gioco. La qualità che mi ha impressionato di lui è il come recupera palla: non appena annusa la possibilità di rubare un pallone lui è già lì, pronto come un falco a soffiartela e ripartire. Tecnicamente sappiamo bene come sia”.

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Valjent, ex Ternana e ancora follemente innamorato di Terni ‘Avrei potuto cambiare squadra molto prima dei 5 anni che ho totalizzato con quella maglia ma per il tipo di legame che avevo con la piazza non era una possibilità per me, ho voluto fortemente restare fino alla scadenza del contratto nonostante le difficoltà ma è una scelta che rifarei’ – ha marcato anche Benzema, in Maiorca-Real. “Ho capito che è lui il miglior ‘9’ al mondo. Da solo ci ha creato mille problemi. E’ completo, ha tutto”.

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A fine partita, Martin, non ha scambiato la maglia con nessuno. Né con Benzema, né con Messi né con Suarez. “Io non scambio mai le maglie così tanto per, solo se ho rapporti, tra amici insomma! Per me è una questione personale…”. Con chi la scambierebbe volentieri?Milan Skriniar, connazionale, modello e amico. A mio avviso è nei top difensori più forti al mondo. Stasera tiferò per lui”. Contro un Barcellona senza i top. “Mai abbassare la guardia!”. Attenzione ai colpi bassi. Attenzione ai colpi di tacco di Suarez.

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