Giulio Maggiore, un viaggio per mare da La Spezia a Bari: “Qui la mia rinascita”

L’intervista esclusiva al centrocampista biancorosso: “Voglio i playoff”
“Ho scelto Bari perché sentivo l’esigenza di vivere una grande piazza. Qui voglio i playoff”. Un’altalena continua di emozioni, dalla Serie A con la propria squadra del cuore all’esordio in Azzurro, prima di una retrocessione difficile da digerire: Giulio Maggiore ora si è preso sulle spalle il Bari di Moreno Longo, portando gol, entusiasmo e ambizioni.
Oltre 230 presenze e 20 gol tra Serie A e Serie B con le maglie di Spezia, Salernitana e Bari. Tre tappe in carriera con un comune denominatore: il mare. Come un faro che illumina il cammino, Giulio Maggiore ha saputo lasciarsi trasportare dalle onde: “Il mare è fondamentale nella mia vita. Inutile dire che i miei trasferimenti non siano dipesi da questo, però quando sono arrivato a Salerno e a Bari, il mare mi ha fatto sentire a casa e ha accelerato il mio ambientamento” – ha spiegato ai microfoni di gianlucadimarzio.com – “Somiglianze tra Bari e La Spezia? Sono due città completamente diverse a livello di grandezza, o come bacino di utenza, però due città di mare accomunate dalla passione per la propria squadra del cuore”.
Il sogno di diventare calciatore coltivato nei vicoli di La Spezia, i primi allenamenti sognando l’esordio sotto gli occhi della Curva Ferrovia e la possibilità di vestire la maglia Milan, naufragata prematuramente a causa di un infortunio: “Da bambino ammiravo calciatori come Steven Gerrard e Claudio Marchisio: sono loro i miei modelli. Per il resto ho sempre cercato di rubare qualcosina dai centrocampisti dello Spezia di quel periodo”.
Dal Mar Ligure al Tirreno: i primi passi in Serie A
La prima, storica promozione in Serie A con lo Spezia, l’esordio nel massimo campionato a Udine e il primo gol, segnato al “Picco”, proprio contro il Milan: una storia che sembra la trama di un film. Un percorso fatto di sogni, sacrifici e traguardi indimenticabili, scritto sul campo con il cuore e l’orgoglio di chi quella maglia l’ha sempre sentita sua.
“Ricordo che dopo i playoff della stagione precedente venni squalificato e dovetti saltare la prima giornata di Serie A. Ho esordito a Udine, il 30 settembre 2020: fu un’emozione incredibile. Per me era tutto nuovo. Il gol al Milan? Quella fu una giornata unica. Purtroppo, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, non era presente il pubblico, ma riuscimmo a battere il Milan di Ibrahimovic per 2-0” – racconta il classe 1998.
Poi, nell’estate del 2022, la scelta di ripartire da Salerno, con la voglia di imporsi anche lontano da casa. Ma il destino ha riservato un finale amaro: “Gli anni a La Spezia sono stati un crescendo di entusiasmo. A dir la verità anche il primo anno in granata. Ma se devo pensare a un momento in particolare di delusione è senza dubbio la retrocessione con la Salernitana. È stato un anno complicato, con pochissime gioie. Un boccone ancora difficile da digerire, che ti segna anche negli anni successivi”.
La rinascita di Giulio Maggiore passa da Bari
“Devo riconquistare qualcosa che ho lasciato andare per strada: la Serie A”.
A Bari, Giulio Maggiore riparte con un obiettivo chiaro. Dopo la delusione di Salerno, ha scelto un club ambizioso e una piazza calda, dove rimettersi in gioco: “Bari è stata un’opportunità che ho colto al volo perché credevo fosse necessaria per la mia carriera. Sentivo l’esigenza di venire in una piazza importante, per cercare di tornare ai miei livelli migliori. Avevo bisogno di risentirmi importante e di tornare in fiducia e così è stato fin da subito qui a Bari” – prosegue il centrocampista biancorosso – “Penso che il mio inizio sia stato positivo e ho voglia di continuare su questa strada. Voglio giocare al massimo quest’ultime partite cercando di ottenere il miglior risultato in classifica: il nostro obiettivo è fare i playoff e di giocarcela”.

“Ho trovato un gruppo di ragazzi molto disponibili. Il mio rituale pre partita…”
Dando piena disponibilità al duo Di Cesare-Magalini, il centrocampista spezzino si è subito messo al lavoro per conquistare la fiducia di Moreno Longo.
Nel giro di un mese ha guadagnato un posto da titolare, diventando un perno del gruppo squadra e risultando decisivo anche in zona gol con reti importanti contro Mantova e Sampdoria. “Ho trovato un gruppo di ragazzi molto disponibili. Ho percepito subito il loro affetto e credo che questo si riveda in campo, con una squadra sempre più coesa”.
Non si definisce estremamente scaramantico, eppure prima di ogni match ripete sempre lo stesso gesto, nello stesso momento e nella stessa zona del campo: “Rituale pre-partita? Niente di particolare, anche se prima di arrivare al campo ascolto sempre due o tre canzoni. Poi, mentre entro in campo, appena superata la linea bianca, mi aggiusto il ciuffo con la mano. Me lo fecero notare alcuni amici durante le mie prime partite: all’inizio era del tutto casuale, ma col tempo è diventato un gesto che mi è rimasto.”
Maggiore, obiettivo playoff con il Bari con il sogno azzurro nel cassetto
Nel giro della Nazionale sin dall’età di 18 anni, Giulio Maggiore ha conquistato un posto da titolare nell’Under 21, segnando anche un gol durante il Campionato Europeo U21 del 2021.
Un giocatore che di sogni ne ha già realizzati, ma che non ha ancora intenzione di mettere definitivamente nel cassetto la maglia azzurra, nonostante le recenti difficoltà nel suo percorso: “Obiettivo Nazionale? Lo è stato, ma devo anche guardare in faccia la realtà e so che al momento è un traguardo molto difficile da raggiungere. So benissimo che tornando ai miei livelli posso riconquistare la Serie A, poi chissà: mai dire mai”.