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Germania, Ter Stegen: “Fare il secondo non mi piace. Ma mi guardo allo specchio e dico…”

Il portiere tedesco racconta le proprie sensazioni sul fatto di essere la riserva in nazionale di Manuel Neuer

Titolare di uno dei club più importanti al mondo e riserva della propria nazionale. E' questa la situazione paradossale che sta vivendo Marc-Andrè Ter Stegen, portiere del Barcellona. Davanti a lui, infatti, nella selezione tedesca c'è Manuel Neuer e le gerarchie sembrano essere ben definite, con il giocatore blaugrana costretto a fare il secondo. Una situazione che non lo rende molto felice, come ha spiegato in un'intervista a T-Online.


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"La cosa mi fa diventare un po' matto, fai del tuo meglio e non sei dove vorresti. Non è affatto facile ma fa parte del lavoro di un calciatore. Ci sono fasi in cui devi avere pazienza e aspettare. Non mi pento di essere andato a giocare all'estero e non credo che questo incida. Anzi, l'esperienza di giocare in uno dei club migliori al mondo mi ha reso più forte".

Tuttavia, Ter Stegen sembra aver trovato la soluzione per affrontare questa situazione: "Ho fissato le mie priorità. Voglio avere successo e il grande obiettivo che ho è essere titolare con la nazionale, ma non a tutti i costi. Il calcio è importante, ma non è tutto. Voglio essere in grado di guardarmi allo specchio e dirmi di aver lavorato onestamente affrontando apertamente le mie ambizioni. L'importante è essere onesti con sè stessi e dare il massimo".


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