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Genoa, Spolli e Biraschi in coro: “Grande Roma!”. Bertolacci: “Futuro? Non ho ancora parlato con Gattuso”

Hanno tutti e tre un legame con Roma. Qualcuno ci ha anche giocato, altri invece nella Capitale ci sono proprio nati. Andrea Bertolacci è cresciuto con il giallorosso sulle spalle. Dal 2006 al 2010, quattro anni di giovanili prima di approdare nel calcio dei grandi: “Poi ho ricevuto una proposta importante da Milano, che ha soddisfatto me e il club racconta ai microfoni di Sk Sport ospite de L’Originale – Sabatini mi disse di rimanere ma feci scelte diverse. Detto questo, Roma la porterò sempre nel cuore”. Così tanto da fare il tifo per Di Francesco e i suoi ragazzi nella magica notte di ieri: “Roma si vive a 360°. E’ una pizza calda dove il pubblico si può rivelare un’arma a doppio taglio. Può criticare fin da subito se le cose non vanno bene, così come ti da’ una carica grandissima in certe occasioni. Sono molto contento per questa vittoria, in Champions bisogna sempre fare il tifo per le italiane”. Poi qualche considerazione sul suo presente e sul futuro, lui che al Genoa è tornato in prestito. Tutto a partire dal giocatore più complesso con cui ha avuto a che fare: “De Jong, ma anche Matuzalem – continua Bertolacci – non tirano mai indietro la gamba. Il mio futuro? Adesso è ancora è presto, non ho parlato con Gattuso. Poi si vedrà”.

Accanto a Bertolacci ecco anche Davide Biraschi, presente del Genoa dopo essere cresciuto proprio con i rossoblu. E anche futuro, lui che ha solo 23 anni. E che è nato proprio a Roma: “Sono veramente contento per questo 3-0ammette sempre ospite all’Originaleè una grandissima emozione anche perché sicuramente non me l’aspettavo. Mi hanno chiamato da casa, lì sono tutti tifosi giallorossi (Ride n.d.r). Quando la Roma ha segnato, ho esultato. Sono nato lì e poi in Europa bisogna sempre tifare le squadre italiane”.

Infine anche Nicolas Spolli, che con la Roma ha avuto una breve parentesi nel 2015 ma che si è voluto soffermare sul derby appena giocato con la Samp: “Mi ha ricordato l’atmosfera che c’era in Argentina. Mi sono venuti in mente quei derby con la maglia del Newell’s Old Boys, una cosa davvero bella”.