Napoli, Gattuso: “Rosso a Insigne? Certe espulsioni solo in Italia”
Qualche rimpianto per il risultato, ma anche disappunto per le decisioni arbitrali. La trasferta di Milano contro l'Inter lascerà degli strascichi al Napoli vista l'espulsione di Lorenzo Insigne che salterà la partita contro la Lazio. Una decisione da parte dell'arbitro Massa che ha fatto storcere il naso sia ai giocatori in campo che a Gattuso.
"Ho detto a Massa che due minuti prima dell'espulsione aveva fatto i complimenti a Insigne, dopo l'ha buttato fuori perché l'ha mandato a cagare – spiega l'allenatore a Sky Sport – Solo in Italia accade questo: se in Inghilterra dici "fuck off" gli arbitri non fanno nulla".
Gattuso ribadisce: "Il capitano del Napoli non può essere espulso perché manda a cagare l'arbitro dopo un rigore dubbio. Significa che l'arbitro è permaloso perché chi ha giocato a calcio deve capire che ci stiamo giocando tanto e una parola può scappare. Solo in Italia vengono buttati fuori i giocatori per queste cose. Quando giocavo, allora, dovevo fare una partita sì e una no. Un vaffa dopo un rigore ci può stare, serve intelligenza e tatto da parte degli arbitri".
"So quanto è difficile il loro lavoro, a volte anche io mi prendo i vaffanculo da i giocatori durante la settimana per un fallo non fischiato – prosegue – Un arbitro europeo, però, non può fare il permaloso perché un giocatore l'ha mandato a cagare".
"I gol bisogna farli"
Eppure resta la prestazione che ha soddisfatto Gattuso: "Se guardiamo la partita meritavamo più noi che loro, ma i gol bisogna farli – ammette – L'Inter ha caratteristiche precise. Al 70° minuto l'abbiamo portata in area e hanno preso rigore. La mia squadra ha fatto una grandissima partita, provando a fare qualcosa di nuovo, costruendo a tre".
Un Napoli che ha dovuto fare a meno di Mertens dopo 16 minuti (distorsione alla caviglia), ma che ha comunque attaccato con insistenza: "Li abbiamo messi in difficoltà. L'Inter mette sotto tutti, ma noi oggi abbiamo sofferto poco rispetto alle altre squadre. Dobbiamo essere soddisfatti di questo – conclude Gattuso – Oggi, però, se avessimo voluto fare gol con le mani, non ci saremmo riusciti".