Gasp: “Adesso, obiettivo-salvezza” Giampaolo: “Autostima in crescita”
Dal sogno Europa League terminato con l’eliminazione ai playoff, al rendimento al di sotto delle aspettative in campionato: L’Atalanta di Gian Piero Gasperini non vive un periodo di ottima forma, e con la sconfitta casalinga di oggi – 0-1 per la Sampdoria con gol di Tonelli – i nerazzurri sono ad appena un punto sopra la zona retrocessione, con appena sei punti in classifica.
Intervistato nel post-partita da SkySport, l’allenatore nerazzurro ha parlato della prestazione dei suoi: “Prendiamo troppi gol su calcio d’angolo, e perdiamo troppe partite in questo modo. A questo punto, siamo costretti a cambiare obiettivo e pensare a fare punti: i ragazzi oggi in campo hanno dato il 100%, pertanto non possiamo pensare di fare prestazioni migliori per ora: c’è qualcosa che ci crea problemi”
“Oggi, come già altre volte in questo campionato, abbiamo fatto ottime partite, poi succede che per via di un episodio perdi. Non possiamo fare altro che porci come obiettivo quello di lottare in fondo alla classifica e di tenerci lontani dalla zona-retrocessione, dove siamo arrivati in virtù di partite non giocate male. C’è da lavorare sulle soluzioni in attacco, fatichiamo a fare gol e stiamo incontrando tante squadre chiuse dietro: ne deriva che, nell’area avversaria, concludiamo poco. Abbiamo difficoltà a fare gol”
Successivamente, sempre ai microfoni di SkySport, ha parlato anche Marco Giampaolo, entusiasta della vittoria dei suoi: “Era molto difficile fare risultato oggi, voglio complimentarmi con chi è sceso in campo. Guardiamo la classifica e la nostra autostima cresce, è inevitabile. Adesso tanti ragazzi partiranno con le nazionali ed era importante chiudere con una vittoria, specie con una squadra come questa che non ti lascia mai giocare”
“Zapata? Io sul mercato non decido nulla, il calciatore avrebbe avuto un ingaggio più alto e la società avrebbe fatto cassa, si trattava di una buona opportunità per entrambi. Lo abbiamo sostituito con Defrel, che mi piaceva tanto, ma il momento che stiamo vivendo passa anche e soprattutto dal lavoro di chi c’era già il primo giorno che sono arrivato qui”