Perez: “Ogni trofeo è come il primo. Ancelotti l’allenatore perfetto per il Real”
Le parole di Florentino Perez, premiato in occasione della cerimonia del Golden Boy
È Florentino Perez il miglior Presidente di questa edizione del Golden Boy. In occasione della consegna del premio al miglior giovane, è stato anche assegnato il premio Best President, andato proprio al numero uno del Real Madrid. “Per me è un onore essere premiato con un riconoscimento così prestigioso. È un premio che onora la storia del Real Madrid, il club più prestigioso del mondo” ha dichiarato a Tuttosport.
Real Madrid, le parole di Florentino Perez
“Quella passata è stata una stagione magica, che ricorderemo per sempre come una delle migliori della storia” ha dichiarato orgoglioso il presidente dei Blancos. “Abbiamo vinto praticamente tutto, Champions League compresa. Abbiamo battuto nell’ordine il PSG, il Chelsea, il Manchester City e il Liverpool in finale. E poi le notti magiche del Bernabeu, quando sembrava avessimo perso la qualificazione al turno successivo. Questo fa parte del DNA del Real Madrid, un club che non si arrende mai”.
L’ultima trionfale stagione ha arricchito la bacheca del Real, che ogni anno sembra avere la stessa fame di vittorie. Il segreto? Lo spiega Florentino Perez: “Ogni trofeo per me è come se fosse il primo che vinciamo. Questo è il primo della stagione e lo mettiamo in bacheca”.
Tra i segreti del Real c’è anche il Bernabeu, vero e proprio uomo in più in campo nelle notti più importanti: “La verità è che vale sempre la pena vivere una notte al Bernabeu. Come dice Ancelotti, i giocatori del Real, oltre a essere giocatori di grande qualità, sono ‘madridisti’. Questo ci permette di vivere queste notti magiche. Ancelotti è il migliore allenatore per il Real Madrid perché conosce i nostri valori e li sa trasmettere ai giocatori. Questo lo rende l’allenatore perfetto”.
Perez ha anche commentato il Pallone d’Oro di Karim Benzema, numero 9 dei Blancos. “Il segreto di Benzema è che è il miglior giocatore del mondo. Mi ricordo quando lo abbiamo preso dal Lione. Era un insieme fra la classe di Zidane e l’esplosività di Ronaldo Nazario e, con il passare degli anni, è migliorato. Sono almeno due anni che meritava il Pallone d’Oro. Mi rimane l’orgoglio di averlo ingaggiato andando a casa sua, anche se era già costoso. E adesso risplende di tutto il suo valore”.