Fiorentina, Pioli: “Milan, classifica bugiarda. Noi ambiziosi per non essere una squadra ‘normale'”
Ha fretta di tornare in campo la Fiorentina, che non vede l’ora di riscattare l’eliminazione subita in Coppa Italia per mano della Lazio. I viola non perdono dal 5 novembre scorso in Serie A, dalla sconfitta per 4 a 2 del Franchi con la Roma. Da lì quattro pareggi e due vittorie, con la zona Europa che dista un solo punto: “Sesto posto? Dobbiamo soltanto pensare a vincere più partite possibile – ha esordito Stefano Pioli nella conferenza stampa odierna – essere ambiziosi, entrare in campo con l’obiettivo di vincere a prescindere da chi abbiamo davanti, con la consapevolezza che, se caliamo anche solo del 5%, allora diventiamo una squadra normale: solo così si possiamo raggiungere grandi traguardi. Affronteremo due grandi squadre (L’Inter alla prossima) ma dai ragazzi mi aspetto tanto. Non vogliamo essere una squadra normale e queste sono le occasioni giuste per dimostrarlo”. Un Pioli carico, come dimostra un dato davvero curioso: “Ho comprato 30 biglietti per la gara di domani, il mio l’ho fatto – svela – credo che il giorno e l’ora siano più che azzeccate. Cosa dico ai tifosi? Che la squadra è da seguire e da apprezzare per lo sforzo che sta facendo. Più saremo e più riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni”. Domani, intanto, al Franchi arriva il Milan, galvanizzato dalla vittoria nel derby di Coppa Italia: “Se speravo in un risultato diverso? Sinceramente lo avrei voluto contro la Lazio, di Milan-Inter mi interessava il giusto. Noi abbiamo fatto il nostro percorso in estate, tardando nella costruzione della squadra. Ma adesso abbiamo entusiasmo ed identità. Per quanto riguarda il Milan, conosco molto meno le dinamiche, sarebbe sbagliato giudicarle. Per il sesto posto sarà lotta fra sei o sette squadre e, fra queste, ci siamo noi e il Milan. Non voglio parlare di scontro diretto, ma quella di domani è senza dubbio un match importante. Per le ultime prestazioni che ho visto e per i loro numeri, posso dire che la loro classifica è troppo penalizzante. Loro costruiscono, creano, vogliono fare la partita. Hanno giocatori di personalità e con l’Inter lo hanno dimostrato, vincendo meritatamente”. Il Milan è anche la squadra di Kalinic, che da queste parti non si è lasciato molto bene: “Qualora dovesse esserci, lo saluterò con grande piacere. Mi ha comunicato fin da subito la sua decisione di partire, è stato molto sincero”. E dopo uno sguardo alle condizioni di Pezzella: “Oggi ha partecipato alla rifinitura, domani farà un provino decisivo” ecco un’analisi sui due problemi che stanno penalizzando la Fiorentina: “I pochi gol fatti? Siamo la seconda squadra del campionato con più tiri in porta. Costruiamo tanto e questo è l’importante. Certo, bisogna essere più bravi sotto porta. Per fare gol servono qualità e determinazione, due aspetti su cui stiamo lavorando.” E poi c’è l’approccio alle partite, che non è sempre ottimale: “I primi tempi con Genoa e Lazio non sono stati affrontati nel migliore dei modi, poi nella ripresa siamo cresciuti. Se non giochiamo con ritmo e velocità siamo prevedibili, si è visto anche contro la Lazio. All’Olimpico avevamo iniziato bene, poi ci hanno punito su un nostro errore. Infine, abbiamo sbagliato troppo tecnicamente, cosa che non ci capitava da un po’”. Pioli, che nel 2017 ha allenato l’Inter ma che assicura: “Domani per me non sarà un derby, meglio così. Non mi hanno mai portato molta fortuna (Ride n.d.r). Chiosa finale su Gattuso, sul quale Pioli ha svelato un aneddoto piuttosto curioso: “L’ho conosciuto di persona, perché volevo portarlo a Bologna quando disse addio al Milan. Lui era a Coverciano per il patentino da allenatore e io gli chiesi se avesse voglia o meno di fare un’altra annata da calciatore lontano da Milano. E’ una persona onesta e sincera, consapevole di avere una grande occasione davanti a sé”. Un 2017 intenso per Pioli, da Milano a Firenze. La vittoria più bella? Non ha dubbi: “Quella di Cagliari, ma spero che non sia l’ultima dell’anno…”