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Tifosi e pioggia di gol: Commisso, che emozioni alla prima al Franchi

"Si può anche perdere, ma l'importante è lottare. Un po' come facevo io quando giocavo". Commisso si era avvicinato così alla sua prima al Franchi e in parte può dire di essere stato accontentato. La sua Fiorentina è uscita sconfitta, però ha dato tutto. Il Napoli è un po' una maledizione, negli ultimi dieci confronti i viola hanno vinto solo una volta. Ma il patron americano ha ammirato i ragazzini schierati da Montella, rivedendosi in loro proprio come si era augurato. 

La faccia è stanca, tipica di chi non dorme da 24 ore a causa di una fitta scaletta di impegni ma non solo. Commisso, probabilmente, più volte aveva provato a chiudere gli occhi e ad immaginarsi l' ingresso al Franchi. Beh, non può esserne rimasto deluso. Abbracci, strette di mano e selfie con i tifosi all'esterno della Tribuna Autorità. Idem con quelli sotto la sua postazione una volta all'interno dello stadio. A condire il tutto il giro di campo, con una sciarpa viola in mano e la Curva Fiesole a cantare per lui. 


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Il Franchi ha cambiato pelle. Dai fischi con cui aveva salutato la squadra dopo l'ultima giornata del campionato scorso contro il Genoa alla coreografia con cui l'ha riaccolta. Gli abbonati solo oltre 24mila: "Un numero che non si vedeva da 20 anni", sorride Mr Rocco. Poi è tempo di gustarsi la partita, che non è stata di certo noiosa. I tanti talentini schierati da Montella (Castrovilli, Sottil e Vlahovic insieme facevano 170' totali in Serie A) per una squadra da 23 anni di media, la più giovane Fiorentina di sempre in campionato almeno dalla stagione 1993/94. 


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Poi il gol di Pulgar, uno che con il Napoli aveva perso sei volte su otto, compresi un 6-0 e un 7-1. L'ingresso di Boateng, che prima sfiora la prodezza e poi la realizza. Infine Ribery, il suo regalo per Firenze. Il francese vorrebbe sempre la palla sui piedi, è pronto per caricarsi la squadra sulle spalle. L'ultima vittoria in casa della Fiorentina in Serie A resta quella contro l'Empoli. Dicembre 2018, di tempo ne è passato. La prossima non sarà facile, perché a Firenze arriverà la Juventus. Commisso da bambino tifava per i bianconeri, ora il suo cuore è viola. 

Ci sarà anche alla seconda giornata con il Genoa. Nel frattempo consolerà Montella, che ha perso tutte le ultime sette sfide di campionato contro il Napoli: "Keep calm e grazie assai", si legge sulle magliette che i tifosi indossano in suo onore. Saranno le stesse parole che utilizzerà Commisso. Perché ha perso, è vero. Ma ha vissuto emozioni indimenticabili.


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