“Ciao, sono Felix e sono molto contento di essere qui”. A imparare una frase come questa ci si mettono cinque minuti. Ma capirne la costruzione, il meccanismo è già più complesso. La grammatica è la base della lingua, come l'ambientamento lo è nel calcio: sono concetti che si intersecano, intrinsecamente legati dalla voglia di conoscere il diverso. Una curiosità che Correia mastica quotidianamente. Lui, con quelle cinque lingue che già parla tranquillamente e con una sesta, l'italiano, che sta facendo a poco a poco sua. Come la Juventus.
Se c'è un elemento che in questa Juve Under 23 sta facendo davvero bene, questo è lui. Il suo arrivo fu a sorpresa: era lo stesso giorno delle visite di Arthur e all'hotel Turin Palace, a pochi passi dalla stazione di Torino Porta Nuova, c'era un diciannovenne accompagnato dal suo agente, Eduardo Marinho. “Contento?” “Of course”. Certo. Emozionato? Non proprio: per un giocatore che dallo Sporting è stato (di passaggio) al Manchester City nel 2019 prima di trasferirsi all'AZ Alkmaar per un anno. Quindi l'Italia, e la sfida di affrontare un campionato difficile come la Serie C, sognando la A.
Ma quali sono le cinque lingue? Portoghese, che è quella che parla da quando è nato; francese; un dialetto nordafricano che parlavano i suoi nonni; inglese; olandese. Un cittadino del mondo a tutti gli effetti, e non è il viaggio a spaventare Felix; semmai le aspettative. D'altra parte, se sei portoghese e approdi alla Juventus, magari giocando da esterno d'attacco, qualche paragone devi metterlo in conto. Sicuramente, per Zauli il suo arrivo è stato fondamentale: partendo dalla fascia sinistra ha realizzato 4 gol e 4 assist in 15 partite (due non le ha disputate per squalifica diretta derivata da un brutto gesto nella partita contro la Lucchese, di cui si è scusato subito). E se c'è un giocatore che al momento può ambire a una chiamata in prima squadra, cosa non nuova nella gestione Pirlo (Dragusin, Frabotta e Portanova possono confermare), quello è lui.
Parla cinque lingue, ma non parla molto. Chi conosce Felix, che ancora non ha avuto la possibilità di vivere bene la nuova città a causa del Covid (vive ancora nell'Hotel della società), lo descrive come un ragazzo allegro ma piuttosto taciturno. Ma quando deve dire una cosa, lo fa senza troppi problemi: “Non dobbiamo porci limiti, possiamo vincere il campionato”, asseriva qualche settimana fa alla televisione ufficiale bianconera. Ora la Juve è nona in campionato, ma la crescita del gruppo è parsa evidente. “Il mio obiettivo è quello di giocare con Cristiano Ronaldo, voglio migliorare partendo in primis da me stesso: è una cosa che prometto tutti i giorni ai miei genitori”. Che sulla crescita di Felix hanno investito tanto. Che poi, Felix in latino vuol dire “Felice”: Correia a Torino lo è davvero. Sognando un allenamento con Cristiano e un esordio in Serie A, per mantenere una promessa di tanti anni fa.
Bufera di neve, forte vento e temperature sotto gli 0 gradi: cosa attende la Juventus…
Al Corriere dello Sport l'intervista all'attaccante italiano Giacomo Raspadori, oggi pedina nello scacchiere dell'Atletico Madrid…
La Juventus si prepara alla trasferta in Norvegia contro il Bodø/Glimt di Champions League: la…
La probabile formazione del Napoli di Antonio Conte per la sfida di Champions League contro…
La gallery delle prime pagine dei principali quotidiani sportivi italiani in edicola oggi, martedì 25…
Lorenzo Buffon, storico portiere del Milan negli anni '50, è morto per un arresto cardiaco…