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Cosa è l’errore tecnico e quando si può rigiocare una partita

Qual è la differenza tra un errore tecnico e un errore di valutazione? In quali casi si può rigiocare una partita di calcio?

L’arbitro tocca la palla ma non ferma l’azione: rigore per il Bari e gol. Questo l’episodio protagonista della giornata di Serie B nella partita tra i biancorossi e il Pisa. Ora il club toscano sta valutando se fare ricorso per errore tecnico dell’arbitro.

  

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Ma cosa è l’errore tecnico? In quali casi si può parlare di errore tecnico e quando si può rigiocare una partita?

Cosa è l’errore tecnico?

L’errore tecnico va distinto dall’errore di valutazione dell’arbitro. Solamente un errore tecnico può consentire di rigiocare una partita, mentre una valutazione sbagliata di un arbitro non rientra tra gli errori che possono far disputare nuovamente una sfida. Un rigore non concesso, un’espulsione sbagliata, sono esempi di errori di valutazione, che condizionano sì una partita, ma non sono motivo di una ripetizione. L’errore di valutazione è un errore soggettivo e non oggettivo, per questo non può giustificare la ripetizione della partita.

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L’errore tecnico è più grave di un errore di di valutazione e – in quanto tale – causa la ripetizione della gara. Questi sono alcuni esempi di errore tecnico:

  • l’arbitro fa svolgere due tempi di gioco che non sono quelli della categoria arbitrata;
  • un calciatore riceve due cartellini gialli e non viene espulso;
  • viene assegnato un calcio di rigore per una infrazione che prevede solo ed esclusivamente un calcio di punizione indiretto;
  • la gara viene svolta per un periodo di tempo senza la presenza dei due portieri;
  • vengono fatti battere i tiri di rigore saltando i supplementari in una gara che prevede i tempi supplementari;
  • viene giocata una gara anche parzialmente senza assistenti;
  • Il calcio d’inizio viene battuto dalla stessa squadra in entrambi i tempi di gioco. 

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Anche nel caso si verifichi uno di questi errori, non è automatico che la partita venga rigiocata. L’arbitro deve segnalare il suo errore al giudice sportivo, che valuterà se l’errore tecnico ha influito sullo svolgimento regolare della partita. In caso positivo, la partita verrà rigiocata. Nel 1993, durante un Torino-Napoli è stato commesso un errore tecnico – i granata hanno battuto il calcio d’inizio sia nel primo tempo che nel secondo – ma l’errore non è stato giudicato come influente ai fini del risultato e la partita non è stata quindi rigiocata.

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L’errore del VAR è come quello di un arbitro

Dopo l’errore in Juventus-Salernitana si è parlato della possibilità di rigiocare la partita per errore tecnico. L’ipotesi, però, non sussiste come spiega chiaramente il regolamento della FIGC alla pagina 156:

“In linea di principio, una gara non è invalidata a causa di

malfunzionamento della tecnologia VAR così come per la tecnologia sulla linea di porta (GLT);
decisioni sbagliate che riguardano il VAR (dato che il VAR è un ufficiale di gara);
• decisione/i di non rivedere un episodio;
• riesame/i di una situazione / decisione non revisionabile”. 

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Il VAR è considerato al pari di un ufficiale di gara, ragion per cui un suo errore è da considerare al pari di un errore di valutazione dell’arbitro. Anche il protocollo della tecnologia ribadisce il concetto, sottolineando come una partita non possa essere annullata nel caso di decisione errata da parte del VAR, per malfunzionamento della tecnologia, per intervento non richiesto e per una mancata segnalazione.