Un ‘Matador’ a Manchester: Cavani con la #7 per una nuova sfida
Se c'è stato un calciatore per il quale questa sessione di calciomercato è stata più lunga di tutte, quello è Edinson Cavani. Il centravanti uruguaiano infatti, svincolatosi dal Paris Saint-Germain ancor prima della ripresa dei campionati e delle coppe europee, ha aspettato l'estate intera per decidere la sua nuova avventura professionale. Alla fine – proprio nell'ultimo giorno di mercato – la scelta è ricaduta su Manchester, sponda United, dove l'ambizioso obiettivo adesso sarà quello di riportare i Red Devils a vincere dei trofei che mancano da ormai diversi anni.
Nonostante l'età ormai avanzata, dopo essersi affermato ed esploso in Italia ed aver vinto (quasi) tutto col PSG, a 33 anni il 'Matador' è pronto per una nuova sfida in Premier nel campionato probabilmente più competitivo del mondo. Lontano dal campo da febbraio, l'ex bomber del Napoli ha infatti continuato comunque ad allenarsi duramente da solo in tutti questi mesi.
Inoltre, anche dopo un'annata complicata, a livello personale Cavani si è presentato in Inghilterra con una statistica di assoluto valore: nelle ultime tredici stagioni è il giocatore in attività che ha segnato più gol dopo Messi e Cristiano Ronaldo. Merito soprattutto delle 200 reti messe a segno con il club francese da un campione che adesso avrà la voglia di dimostrare di essere ancora decisivo. Non è un caso allora che a Manchester abbia deciso di indossare la numero 7, una maglia tanto storica quanto incredibilmente pesante per chi la porta, visti gli illustri predecessori (i vari Best, Cantona, Beckham e Cristiano Ronaldo).
Tuttavia, per un giocatore come Cavani onorare la 7 non sarà l'unico compito da assolvere. Riportare il club in alto, come detto, è la vera missione. E a Manchester l'ultimo a riuscirci è stato proprio un altro ex PSG, compagno del Matador per tanti anni: parliamo di Zlatan Ibrahimovic. Arrivato anche lui da svincolato dopo l'avventura nel club francese, nella stagione 2016-2017 Ibra vinse da 'attore protagonista' con i Red Devlis Community Shield, Coppa di Lega e Europa League anche se in parte visto il suo grave infortunio. 46 presenze, 28 reti ed un immensa leadership che anche a 35 anni hanno permesso allo svedese di entrare nella storia del club. E proprio da quell'anno lo United non vince più niente.
Cavani deve quindi augurarsi di eguagliare almeno quanto fatto dall'attaccante del Milan, raccogliendo la sua eredità ancora vacante esattamente come ha fatto negli ultimi anni a Parigi. Lo spettro, invece, è quello di poter 'incappare' in un'annata simile a quella trascorsa a Manchester da Radamel Falcao, altro attaccante passato recentemente da Old Trafford. El Tigre infatti, sbarcò in Inghilterra qualche anno prima di Ibrahimovic, arrivando dal Monaco con la fama di affermatissimo top player (guadagnata soprattutto negli anni di Porto e Atletico Madrid) e deludendo, invece, le attese in modo amaro: solo 4 le reti messe a segno in 29 presenze in una stagione totalmente da dimenticare sia per lui che per la squadra ai tempi guidata da Louis van Gaal.
E allora, fra la maglia numero 7 e le difficoltà del club nell'ultimo quinquennio, risultano evidenti le motivazioni per cui l'ex talento del Palermo ha atteso tutti questi mesi una chiamata così importante. Oggi si trova davanti alla sfida più grande della sua carriera, quella di dimostrare di essere ancora l'implacabile 'Matador' che tutti conoscono. Sulle orme di Ibra, dimenticando Falcao… Cavani è pronto per Manchester.
A cura di Marcello Mazzari