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Dionisi: “La Lazio ha fatto una partita da 8, noi da 4,5. Con errori da 3”

Alessio Dionisi commenta la sconfitta del Sassuolo contro la Lazio

Il Sassuolo non sa più vincere: dopo la sconfitta col Monza e il pareggio di Lecce arriva un altro k.o. casalingo, questa volta contro la Lazio

Lo 0-2 matura nel primo tempo, coi gol di Felipe Anderson e Luis Alberto. Un solo punto nelle ultime tre per i neroverdi dopo le vittorie consecutive contro Juventus e Inter. 

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Sassuolo-Lazio 0-2, il commento di Alessio Dionisi

Ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore degli emiliani, Alessio Dionisi, ha commentato così risultato e prestazione: “A fine primo tempo bisognava ricostruire autostima, c’erano tante teste giù. La Lazio ha fatto una partita da 8, noi da 4,5 con errori da 3. Il risultato è più che meritato”. 

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Photo credits: Andrea Rosito

Poi Dionisi ha proseguito: “Siamo stati poco coraggiosi, e fortunatamente il primo tempo è finito… Ci sono stati errori su errori. Poi il secondo tempo è stata un’altra partita, anche in conseguenza del primo“. 

Sulla prestazione di Ruan Tressoldi: “Se avessi pensato solo alla partita di oggi l’avrei tolto, ma lo dobbiamo accompagnare e supportare. Ha già fatto un po’ di questi errori, deve migliorare perché se non si aiuta diventa difficile aiutarlo. Ma si allena bene, è anche cresciuto. Abbiamo aspettato la fine del primo tempo per cambiarlo perchè se l’avessimo sostituito prima non l’avrebbe capito“. 

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Commento successivo riservato all’attacco: “Deluso da quel reparto? Lo sono da tutti… Onestamente citare un giocatore in particolare non avrebbe senso. Le sostituzioni sono state fatte per mettere freschezza mentale nel secondo tempo, c’era stata poca qualità con la palla in tutte le zone del campo. Mi aspettavo di più da tutti, come atteggiamento e personalità. Noi ci siamo abbassati, e la Lazio non perdona“.

Sull’ambiente di Sassuolo: “La cosa strana è che sono arrivato dopo due anni di Covid, gli stessi giocatori non erano più abituati a uno stadio in cui i tuoi tifosi sono in minoranza anche in casa. Questa realtà aiuta tutti i ragazzi, perché ti supporta di più. Al tempo stesso ti spinge meno, c’è meno pressione“. Infine un altro segnale di delusione: “Pochi giocatori facevano le cose provate“.