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La rinascita di Ciofani: la Cremonese si aggrappa al suo numero 9

Fascia al braccio e squadra sulle spalle. Il 9 sulla schiena come marchio di fabbrica e il solito saltello “alla Van Basten” prima di battere un calcio di rigore, con uno dei quali ha dato il via alla rimonta nel derby di sabato scorso contro il Brescia. Daniel Ciofani è tornato e lo ha fatto a modo suo, facendo gol.

Sette reti in ventiquattro presenze, sei realizzate nel nuovo anno. Una rinascita personale che sa di rivincita nei confronti di coloro che avevano storto il naso dopo la sua prima stagione alla Cremonese. Record di gol in grigiorosso già superato – erano 5 in 36 presenze – e una costanza in termini realizzativi ritrovata a 35 anni.

Merito anche di Fabio Pecchia che in poco più di un mese ha cambiato il volto alla “Cremo”, affidandosi ai gol del numero 9 che aveva già allenato nel 2011 quando sedeva sulla panchina del Gubbio. “Lui mi chiede i gol e da quando è arrivato ne ho segnati tanti – ha dichiarato Ciofani nel post gara di Brescia ai microfoni di Dazn. Oggi siamo riusciti a raddoppiare immediatamente, cosa che il mister ci dice sempre di fare. Siamo contenti, dobbiamo continuare così”.

La fascia da capitano assegnata dallo spogliatoio, nel quale è non solo il più esperto ma anche il più decisivo. Una fascia indossata poco a Cremona, ma che a Frosinone era un’abitudine. E forse per uno scherzo del destino, nel momento migliore da quando è arrivato in Lombardia, sabato Ciofani affronterà la sua ex squadra. Tre campionati vinti con i giallazzurri e 77 i gol realizzati, che lo rendono il miglior marcatore della storia del club di Stirpe.

Una partita che per lui avrà sempre un sapore speciale. “Per me non sarà una partita come le altre. A Frosinone ho lasciato il cuore. Lì ho trascorso gli anni migliori della mia vita e della mia carriera. Ho fatto cose importanti con quella maglia e ho ancora tanti amici in Ciociaria. Ma noi abbiamo bisogno dei 3 punti e dobbiamo continuare su questa scia”.

Niente sconti né sentimentalismi, la “Cremo” ha bisogno di punti e dei suoi gol. Un gol che non è mai arrivato in carriera nei quattro precedenti contro il Frosinone. E il numero 9 grigiorosso è pronto a sfatare questo tabù.

Andrea Campioni

Nato nel ’96 e cresciuto in una sala stampa. Iniziai a giocare a calcio ma ben presto mi fecero capire che non sarebbe mai diventato il mio lavoro. Piedi storti e mano ferma, così decisi di cambiare lavoro. Chirurgo? No, giornalista. Penna, tastiera o microfono poco importa, l’importante è raccontare storie.

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