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Bernardeschi: ” Alla Juve pochi gol perché ero concentrato sulla squadra. In Italia siamo indietro”

Federico Bernardeschi racconta le sue prime settimane in MLS

Terminato il suo contratto con la Juventus, in estate Federico Bernardeschi si è trasferito al Toronto, in MLS. La sua avventura in Canada è iniziata alla grande: 4 gol e un assist in 6 presenze, ma soprattutto grandi giocate e tanto divertimento. 

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Ai microfoni di Sportweek l’ex numero 20 bianconero ha parlato della sua nuova vita a Toronto, testimoniando quanto sia contento della scelta fatta: “Dopo un mese mi sento come se vivessi qui da anni. Dalla città al modo di vivere, umano e professionale, sono rimasto colpito da tutto“.

Toronto, Bernardeschi: “Tanti giocatori della A mi hanno chiamato per informarsi”

Bernardeschi ha spiegato cosa lo ha spinto ad accettare un trasferimento in MLS nel pieno della sua carriera: “Avevo buone opportunità in Europa, ma ho fatto questo ragionamento: sopra la Juve c’è poco per storia e blasone, ho dimostrato di poter stare in un top club, è ora di fare una nuova esperienza“. Una scelta fatta anche da altri giocatori importanti, come Insigne Criscito, e che incuriosisce tanti altri giocatori: “Chi viene in MLS vede un’opportunità e si rende conto di quanto il calcio stia crescendo qui. Tanti giocatori della A mi hanno chiamato per informarsi, mi ha fatto piacerre perché la curiosità è sinonimo di intellligenza”.

Nessun dubbio poi sulla competitività del campionato americano: “Ho trovato un’intensità pazzesca, come nelle partite internazionali, però per tecnica e tattica siamo indietro rispetto al calcio europeo. Prevedo una rapida evoluzione nei prossimi 5-6 anni: i bambini qui adesso scelgono il soccer più del basket, il baseball e l’hockey e gli americani fanno sempre le cose per bene. C’è un modo diverso di vivere lo sport, ogni match è sentito come una finale di Champions. Allo stadio portano anche i neonati, gli mettono le cuffie per il rumore, ma li fanno partecipare alla festa. In Italia siamo indietro“. 

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Bernardeschi è stato uno dei grandi protagonisti della vittoria dell’Europeo nel 2021, ma anche della mancata qualificazione al prossimo Mondiale. Sul suo futuro con la Nazionale ha dichiarato: “Lo deciderà Mancini, sicuramente non essere andati al Mondiale ha cambiato piani e prospettive per tutti. Sono dispiaciuto perché un gruppo così forte e nel pieno dell’età come il nostro averebbe meritato di giocarsi il Mondiale”. 

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Gol, assist, e continuità, a Toronto Bernardeschi sta vivendo una seconda vita, il motivo lo spiega lui stesso: I gol li ho sempre fatti, ma alla Juve ero più focalizzato sull’obiettivo di squadra. Qui mi sento più libero e leggero, non è una questione di pressione perché quella c’è sempre ma quando giochi ti senti parte di uno show”.

L’intervista completa su SportWeek