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Data: 26/10/2016 -

Spezia, Deiola c'è! Tra tatuaggi, un po' di nostalgia e l'amore per... Lothar: "E' come un figlio"

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Ci ha messo "la testa" Alessandro Deiola. Lo ha fatto venerdì scorso in occasione del gol del due a zero sul Brescia. Lo ha fatto questa stagione, quando, a poche ore dall'esordio in serie A ha saputo che avrebbe lasciato l'amata Sardegna. E lo ha fatto anche lo scorso campionato quando il "gioiellino" del Cagliari fece impazzire tutti, con prestazioni super, gol all'esordio e un posto da titolare che ormai sembrava suo. Un po' di magone c'è stato, ma è durato poco. Spalle larghe, la delusione è durata giusto il tempo di fare le valigie e tuffarsi nelle nuova avventura e rendersi conto che non è poi così male, anzi...


"Qui a La Spezia mi trovo benissimo" - racconta Deiola ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - "Tifosi, compagni e società mi hanno accolto nel migliore dei modi e sono contento. Spero che questa esperienza aiuti la squadra a centrare il suo obiettivo e me a tornare a casa". Il gol contro il Brescia rappresenta una svolta? "Speriamo di sì. Mi ha reso doppiamente felice, sia perché ci ha permesso di chiudere la gara e guadagnare tre punti e ancheperché può darmi una carica in più per cercare di mettere sempre in difficoltà il nostro allenatore quando deve scegliere gli undici da mandare in campo". La serie A è il tuo sogno, ti aspettavi di scendere nuovamente in B?"No, non mi aspettavo di essere ceduto. Però l'ho presa per il verso giusto, è uno stimolo ulteriore per crescere e farmi trovare pronto per tornare da protagonista in massima serie. Adesso puntiamo a ottenere più punti possibile, poi vedremo tra qualche mese cosa avremo ottenuto. Sicuramente ci aspettiamo di fare un campionato importante".


Modello? Alessandro ha studiato da vicino un "mostro" del nostro campionato: "Sì. Ho avuto la fortuna di allenarmicon Radja Nainggolan, l'ho sempre considerato un modello. Nel nostro ruolo penso che sia uno dei giocatori più completi in Italia. Tecnico, forte fisicamente, carismatico, ce ne sono pochi come lui. Penso che quella di mezzala sia anche la posizione più adatta a me. E in effetti è anche la zona di campo dove mi ha impiegato Rastelli e dove ora mi utilizza Di Carlo". Sbirciando nel suo profilo Instagram colpisce una frase dove si parla di sacrifici... "Certamente non sono mai mancati e non è facile quando sei un ragazzino. Ma per raggiungere degli obiettivi importanti a qualcosa devi pur rinunciare. Se non mi fosse andata bene probabilmente avrei completato gli studi. Per fortuna ora sono qui, tra i professionisti, e adesso mi impegno al massimo ogni giorno per dimostrare di essere all'altezza".


Numero preferito e passioni? "Il sette, mi è sempre piaciuto fin da piccolo, purtroppo raramente l'ho potuto indossare. Fuori dal campo sono un tipotranquillo, quando posso sto con i miei amici, come tutti i ragazzi della mia età. Mi piace seguire altri sport, in particolare le gare del motomondiale: sono un fan di Valentino Rossi. Ho una passione per i tatuaggi anche se non gli do particolari significati. Quello al quale sono più legato è 'Ciò che non ti uccide fortifica'. L'altra mia grande passione è il mio cagnolino Lothar, è come se fosse mio figlio. Ci siamo dovuti separare temporaneamente, spero di portarlo a La Spezia al più presto".L'anno scorso è stata una stagione di emozioni intense, quale è stata la più forte?"Eh bella domanda. La notte di Bari, con il ritorno trionfale a Cagliari rimarrà a lungo nella mia mente, così come l'esordio con la maglia rossoblù. Ma il primo gol prende sicuramente la vetta del podio. Con il Crotone ho vissuto emozioni talmente forti e intense che solo dopo l'abbraccio con i miei compagni ho capito cosa era successo. Per qualche minuto vai in un'altra dimensione".

Nonostante l'ottima stagione non sei stato convocato dall'Under 21, ti sei dato una spiegazione?"Sono scelte che devi accettare. Io più che dare il massimo per il club non posso fare. Magari con il tempo riuscirò a farmi apprezzare anche dal nostro selezionatore". E' già arrivata un po' di saudade? "Certo che mi manca Cagliari, è normale. Noi sardi abbiamo un legame particolare con la nostra terra, penso unico e solo noi possiamo capire veramente cosa significa indossare la maglia del Cagliari, al di là delle solite frasi fatte. Ora voglio dare tutto per lo Spezia e aiutare chi ha creduto in me e mi ha dato questa opportunità. La speranza è di meritarmi nuovamente la maglia rossoblù e una nuova opportunità nella mia squadra del cuore".



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