Muriel show, il derby delle favole a Marassi lo decide lui. Gol sotto alla Sud ad accendere la stracittadina numero cento tredici dopo soli dieci minuti di gioco, pallone tesissimo in mezzo per l'uscita di Perin e l'autogol di Armando Izzo centocinquanta secondi dopo il ritorno in campo dall'intervallo: nel mezzo, lo stop da applausi su assist perfetto di Bruno Fernandes, il pallone nascosto (due volte) a Burdisso e tante giocate a spingere la sua Sampdoria verso il ritorno a una vittoria sulla quale alla vigilia pochissimi avrebbero puntato.
Anche e soprattutto perché avversario di giornata dei ragazzi di Giampaolo, reduci dai soli due punti in sei gare, è il bellissimo Genoa di Ivan Juric (squalificato, a soffrire nel box sopra la tribuna stampa): difesa meno battuta del campionato (assieme alla Juventus) e grinta da vendere, al quale però il gol di Rigoni a far tremare la Nord e i guantoni di Perin (su rigore di Quagliarella) non bastano. A tempo scaduto la favola raccontata dal cento tredicesimo Derby della Lanterna è a tinte blucerchiate: dagli spalti al campo, la festa può cominciare. In tribuna è caccia al selfie con l'incontenibile Ferrero, in campo baci verso la tribuna per Luis Muriel, lacrime invece per il 'piccolo' Christian diventato grande sognando un giorno di vestirle la maglia della squadra del cuore.
È successo stasera, nella partita più attesa dell'anno: la favola di Christian non poteva avere finale migliore. Braccia al cielo, sciarpa della nonna al collo e via a correre sotto alla 'sua' Sud. Quella 'Sud' che stasera Luis Fernando Muriel ha fatto esplodere due volte, una per tempo: duello a distanza con Simeone Jr. vinto ed etichetta di incompiuto scrollata via di dosso con gol (primo nel derby) e prestazione da campione. La Sampdoria torna a sorridere, Giampaolo anche: "vincere rimetterebbe a posto molte cose" le sue parole alla vigilia. Il derby delle favole dalle tante emozioni del Ferraris è servito anche a questo.