L'intervista la facciamo all'interno dello Ashton Gate, lo stadio del Bristol City. Gradi esterni circa 12, pioggia e cielo coperto. Eros ci raggiunge dopo l'allenamento mattutino. Maglietta a maniche corte e maglioncino. “Ormai mi sono abituato” , ammette ridendo. L'Inghilterra, Bristol. La nuova vita di Eros Pisano è qui. Sulle rive del fiume Avon, immerso in un'atmosfera che trasuda “brit” in ogni angolo. “ Dell'Italia mi manca il sole e il cibo, ma qui apprezzano molto le poche volte che il cielo è clemente. E' pieno di parchi e appena possono vivono all'aria aperta”. Centro portuale se ce n'è uno, ha una doppia anima cittadina, divisa tra le due Università e le cartiere. Il cartoncino Bristol è famoso in tutto il mondo, un po' meno il Bristol City, club di Championship che lo ha acquistato la scorsa estate: “Non è stata una scelta facile . Arrivavo da una vittoria del campionato con il Verona, salivo dalla Serie B alla Serie A, ma i miei pensieri e quelli del club non coincidevano e ho dovuto cambiar strada. Volevo una nuova sfida e mi piace da sempre il campionato inglese. Per questo quando è arrivata l'offerta del Bristol City non ci ho pensato due volte e ho accettato subito. Ero affascinato da questo mondo e poi tutti mi dicevano che era il 'mio' calcio: fisico e di temperamento”. La realtà poi incontra la fantasia e lo sguardo di Eros cambia. Anche solo raccontarlo lo stanca: “In campo è davvero tosta. Ci sono giocatori fisicamente incredibili. Non hanno niente a che vedere con i calciatori che ho trovato nella mia carriera. Basta prendere uno qualunque e la struttura fisica è completamente diversa. Sono davvero grossi! E poi la velocità è impressionante, vanno al doppio di quanto ero abituato”.