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Data: 31/10/2017 -

La nuova vita a Bristol, il calcio inglese e la malattia per le GIF. Eros Pisano si racconta: "Il Championship è come andare al cinema"

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L'uomo delle GIF. Lottatore in campo, uomo spogliatoio, padre di una bellissima bambina sì, ma Eros Pisano è indubbiamente un GIF addicted. Sono bastati due messaggi su WhatsApp per capirlo. Una battuta sul tempo di Bristol – immancabilmente british, con nuvole, freddo e pioggia – e un messaggio di scuse per il ritardo. Le risposte? Nessuna parole, due immagini. “Ammetto che mi fanno molto ridere e quindi mi diverto a mandarle” . Il tempo di una stretta di mano e capisci subito che tipo è Eros. Solare, alla mano, pronto alla battuta. E soprattuto per nulla divo. Al Bristol City è un “big”, lui non lo dice mai, si ferma sempre ad una descrizione generale del suo approdo in Inghilterra. “Mi hanno fortemente voluto e so qual'è il mio ruolo in squadra . L'allenatore mi ha fatto sentire importante fin dall'inizio. Prima che arrivassi mi ha chiamato, spiegandomi cosa volesse da me. Aiutare la squadra con la mia esperienza e far crescere i tanti giovani che abbiamo in squadra. Tutte cose che non mi ha detto direttamente, ma che ho capito. La squadra se ha bisogno si deve appoggiare a me” . La parola “leader” non esce mai dalla sua bocca. Sa che è un punto di riferimento per i Robins, in campo e fuori, ma non lo ostenta. Quello che traspare è consapevolezza di se stesso con educazione e rispetto.

L'intervista la facciamo all'interno dello Ashton Gate, lo stadio del Bristol City. Gradi esterni circa 12, pioggia e cielo coperto. Eros ci raggiunge dopo l'allenamento mattutino. Maglietta a maniche corte e maglioncino. “Ormai mi sono abituato” , ammette ridendo. L'Inghilterra, Bristol. La nuova vita di Eros Pisano è qui. Sulle rive del fiume Avon, immerso in un'atmosfera che trasuda “brit” in ogni angolo. “ Dell'Italia mi manca il sole e il cibo, ma qui apprezzano molto le poche volte che il cielo è clemente. E' pieno di parchi e appena possono vivono all'aria aperta”. Centro portuale se ce n'è uno, ha una doppia anima cittadina, divisa tra le due Università e le cartiere. Il cartoncino Bristol è famoso in tutto il mondo, un po' meno il Bristol City, club di Championship che lo ha acquistato la scorsa estate: “Non è stata una scelta facile . Arrivavo da una vittoria del campionato con il Verona, salivo dalla Serie B alla Serie A, ma i miei pensieri e quelli del club non coincidevano e ho dovuto cambiar strada. Volevo una nuova sfida e mi piace da sempre il campionato inglese. Per questo quando è arrivata l'offerta del Bristol City non ci ho pensato due volte e ho accettato subito. Ero affascinato da questo mondo e poi tutti mi dicevano che era il 'mio' calcio: fisico e di temperamento”. La realtà poi incontra la fantasia e lo sguardo di Eros cambia. Anche solo raccontarlo lo stanca: “In campo è davvero tosta. Ci sono giocatori fisicamente incredibili. Non hanno niente a che vedere con i calciatori che ho trovato nella mia carriera. Basta prendere uno qualunque e la struttura fisica è completamente diversa. Sono davvero grossi! E poi la velocità è impressionante, vanno al doppio di quanto ero abituato”.


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