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Data: 16/12/2016 -

Giovani, forti e italiani: Milan-Atalanta, la Top11 green delle creazioni...rossonerazzurre

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Chiamatela lungimiranza, intuito, capacità. Ed anche fortuna, nel pescare o far crescere talenti ora divenuti vere e proprie certezze del campionato della nostra Serie A: a livello di settore giovanile, Milan e Atalanta hanno da tempo mostrato grande voglia di credere nel proprio vivaio, puntando su forze più che fresche nel presente e nel futuro. Due squadre che sabato, nell'anticipo delle 18, metteranno in mostra (oltre ad un'ambizione europea a sorpresa) un vero e proprio parco di talenti notevoli, tra autentiche new entry stagionali e volti già noti.

E la peculiarità non è da poco: tanti protagonisti in campo a San Siro domani, infatti, possiedono una carta d'identità...tricolore. Un mare di gioventù italiana a comporre buona parte di entrambe le formazioni che abbiamo deciso di riunire, per la speciale occasione, proprio in una Top 11 tutta azzurra: 4-5-1 solido, pur un pizzico adattato in alcuni ruoli, che lascia a bocca aperta per produttività ed abilità nel credere nel mondo giovani da parte di ambo le società. E in porta, ovviamente, non può che esserci Gigio Donnarumma: classe '99, lanciato a sorpresa da Mihajlovic poco più di un anno fa in occasione di Milan-Sassuolo, il portierone rossonero è divenuto un autentico simbolo della nuova squadra rossonera con 18 anni ancora da compiere: prodigio capace di avere seguito anche in Nazionale, con cui Donnarumma ha già debuttato e giocato diversi minuti nelle amichevoli disputate da agosto in poi.

La difesa a 4 porta i nomi di due calciatori emersi a sorpresa in questo avvio di campionato: Andrea Conti e Mattia Caldara, duo di classe '94 che sta letteralmente facendo impazzire anche tante big del nostro campionato (rispettivamente Inter, Juventus e proprio Milan) rivelatosi inamovibile nelle scelte di Gasperini. Un po' di esperienza nel campionato di Serie B, tra Perugia/Lanciano e Trapani/Cesena, capace di riportare a Bergamo due giocatori in grado di prendersi subito una maglia da titolare, e con eccellenti risultati: non a caso, per il futuro, i nomi dei due prodotti del vivaio atalantino sono già finiti sul taccuino di numerose squadre. Un po' diverso, invece, il discorso per Alessio Romagnoli e Davide Calabria, altro duetto pronto a comporre il poker di difensori davanti a Donnarumma: il primo, cresciuto nella Roma e divenuto certezza in rossonero, si sta dimostrando la spalla ideale di Gabriel Paletta, rendendo sempre più giornata dopo giornata e mostrando (da classe '95) ancora tanti margini di miglioramento per giungere ad un livello ancor più alto, certezza di un Milan del quale, col tempo, è divenuto pilastro inamovibile. Il discorso relativo a Calabria, invece, risulta un pizzico diverso: frenato dal lungo infortunio che lo sta tenendo fuori dai campi di gioco dall'ottobre scorso, il terzino classe '96 ha già dimostrato di valere pienamente (sia con Mihajlovic che con Brocchi e Montella) una possibile, importante chance in rossonero: piedi educati e tenacia da vendere, per un ragazzo che, una volta tornato a disposizione, rappresenterà una validissima alternativa sugli esterni per la sua squadra, al di là di ogni precedente voce di possibile cessione in prestito già emersa nello scorso mercato estivo.

Magia e gioventù, cuore e polmoni, spada e fioretto. Agitare bene, et voilà. Il centrocampo di questo ‘green team’ è bello e servito. Sulla sedia del regista si accomoda Manuel Locatelli, direttore artistico di un Milan giovane e pimpante. Sassuolo e Juventus già punite, adesso potrebbe toccare all’Atalanta per il classico gol… dell’ex. Esperienza nerazzurra ormai alle spalle e terminata nel 2009, quando il club rossonero rispose allo ‘scippo’ di Alborghetti con l’affondo per lo stesso Locatelli, divenuto da quel momento in poi uno dei pilastri del settore giovanile milanista. Chi è rimasto invece nerazzurro dai pulcini fino all’esordio in prima squadra è Alberto Grassi, attualmente di proprietà del Napoli, ma tornato a Bergamo per continuare a stupire. Insieme a Gagliardini (altro possibile obiettivo rossonero e della Juventus), il centrocampista classe ’95 forma la mediana del nostro aitante ‘green team rossonerazzurro’, poggiato sulle accelerazioni di Spinazzola e De Sciglio piazzati sugli out, rispettivamente, di sinistra e destra. Se l’esterno rossonero arriva in pantofole a San Siro, Gagliardini e Spinazzola lustrano le scarpe delle grandi occasioni, abbinandole ad un elegante tait per fare il proprio ‘esordio’ alla Scala del calcio. Per essere onesti, Spinazzola ha già assaporato dalla panchina il clima di San Siro in un Milan-Atalanta del 18 gennaio 2015, farlo da protagonista però sarà tutta un’altra storia.

Iceberg, e nemmeno tanto piccolo, di questa formazione dalla carta d’identità intonsa, non poteva che essere Andrea Petagna, simbolo concreto di questo ‘giovane’ Milan-Atalanta. Un passato rossonero e un presente nerazzurro, una cometa passata troppo veloce sul cielo di Milanello e posatasi dolcemente tra le mani di Gasperini a Zingonia. “Se segno può darsi che esulto, sarà una reazione spontanea”. Il Milan è avvertito, Montella anche. E Petagna è pronto, così come il nostro green team: noi li abbiamo schierati così, ma per vivere le vere emozioni del campo non resta che metterci comodi e accendere la tv. Comunque vada, sarà uno spettacolo!

Questa la nostra Top-11 green:

(4-5-1): Donnarumma; Conti, Caldara, Romagnoli, Calabria; Spinazzola, Gagliardini, Locatelli, Grassi, De Sciglio; Petagna;

A cura di Simone Nobilini ed Ernesto Branca



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