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Data: 22/04/2024 -

Roma, De Rossi: "Dispiaciuti ma non distrutti, la strada è ancora lunga"

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Le parole di Daniele De Rossi al termine del match tra Roma e Bologna
Le parole di Daniele De Rossi al termine del match tra Roma e Bologna

Dopo la vittoria in Europa League contro il Milan, la Roma non riesce a ripetersi in campionato. I giallorossi infatti sono caduti sul campo dell'Olimpico contro il Bologna di Thiago Motta. Al termine del match Daniele De Rossi ha analizzato la prestazione dei suoi giocatori ai microfoni di DAZN.

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Roma, le parole di De Rossi dopo il match contro il Bologna

Dopo aver subito due reti nel primo tempo, la Roma era riuscita ad aprire la partita con la rete firmata  da Azmoun. La squadra di Thiago Motta però è riuscita ad allungare di nuovo grazie al pallonetto di Saelemaekers. Così, i giallorossi rimangono momentaneamente al quinto posto a quota cinquantacinque punti.

Al termine del match Daniele De Rossi ha aperto l'intervista analizzando la prestazione della sua squadra: "Forse un pochino meno brillanti delle altre volte, ma di fronte avevamo una squadra che gioca bene. Sotto porta succede, abbiamo vinto delle partite in cui siamo stati perfetti sotto porta e magari l'avversario aveva tirato un po' di più. Complimenti al Bologna, che non ha rubato assolutamente rubato, ma ha fatto il suo".

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Per quanto riguarda il nervosismo: "Forse un pochino c'è stato, non possiamo innervosirci così tanto per un cartellino giusto, anche se era sicuramente sbagliato, perché non abbiamo assolutamente perso per quello. Comunque i ragazzi hanno fatto la prestazione fino alla fine".

L'alzarsi della pressione forse contribuisce ad aumentare il nervosismo: "Sarebbe grave, perché siamo adulti, esperti, facciamo questo lavoro da tanto tempo e siamo abituati a gestire le emozioni positive e dobbiamo essere abituati anche a gestire quelle negative. Finora negli scontri diretti eravamo stati bravi, venivamo da partite toste e gestite anche bene dal punto di vista nervoso. Partita non eccezionale, ma secondo me nel corso del secondo tempo dopo il 3-1 siamo sembrati inferiori al Bologna, ma per il resto penso che ci sia stato equilibrio".

Sul dispendio energetico eccessivo: "Sono stato calciatore, ci sta che ti innervosisci, ma non deve influenzare il tuo modo di stare in campo e la tua tenuta della gara. Stavano comunque dentro la partita, forse meno bene del solito, ma non hanno mollato o sbroccato, come si dice qui a Roma. Se vogliamo continuare questa rincorsa dobbiamo essere bravi e gestire i momenti, non solo dal punto di vista del nervosismo, ma anche nel non prendere gol al 44', dopo il 2-1 rendersi conto che l'inerzia della partita era dalla parte nostra. Il 3-1 ci ha fondamentalmente ammazzato, ma sono errori che si fanno e l'atteggiamento non è stato diverso dal solito".

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Quanto è importante aver recuperato un giocatore come Azmoun? "I nostri attaccanti sono molto importanti, molto diversi fra loro. Tammy ha fatto una partita onesta, ci sta che a volte tu sia meno brillante, soprattutto al rientro dopo un infortunio così lungo. Azmoun è rientrato da pochissimo, quindi buttarlo subito dentro non mi sembrava il caso. Sono contento che abbia fatto gol perché è un giocatore importante, di qualità, un po' diverso dagli altri due e quindi ci tornerà molto utile come lo è adesso Tammy che si era sacrificato tantissimo giovedì".

Come si gestiscono le energie nelle prossime gare? "In quello non siamo stati molto aiutati, ma quello è un altro discorso e non ci torniamo più. Probabilmente fisicamente faremo più fatica nelle gambe facendo l'allenamento a Trigoria, però mentalmente, il discorso del viaggio e di preparare subito una nuova partita dopo solo due giorni non sarà semplice. Facciamo finta che sia una partita di Europa League, che il giovedì ci tocca sempre. Usciamo dispiaciuti da qui, ma non distrutti, la corsa è ancora lunga".

Infine, sull'Atalanta: "Temiamo e rispettiamo tutti. L'Atalanta sta dietro di un punto, con questa partita che recupererà a fine campionato a giochi fatti sappiamo che sarà una strada difficile. Lo sapevamo, lo è stata dall'inizio. Prima il nostro problema era quante squadre avevamo davanti, non quanti punti ci separano dal quarto posto. Ci sta, dobbiamo correre, abbiamo poche partite tutte difficili".



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