Zirkzee: “Nazionale? Un sogno. Non penso gli italiani siano razzisti”
Le parole di Joshua Zirkzee su presente e futuro tra Bologna e Olanda
9 gol e 4 assist in 24 partite: un bottino che ha attirato l’attenzione delle grandi squadre. Joshua Zirkzee è una delle sorprese (se non la) di questa Serie A 2023/2024. L’olandese si sente anche “leader, come tutti i suoi compagni” dei rossoblù anche grazie a uno “stravolgimento della mentalità”, come ha raccontato al Corriere della Sera.
Le parole di Joshua Zirkzee su presente e futuro tra Bologna e Olanda
Un salto di qualità netto, rispetto alla passata stagione. “Quando in estate è andato via Arnautovic, è venuto il momento di fare un passo avanti, prendermi più responsabilità, dimostrare di essere pronto e sfruttare la chance. Non ero pronto mentalmente, non come voleva Motta. Poi Marko aveva la mia stessa posizione. Ma è stata una buona scuola. Indietro però non guardo mai, soprattutto alle situazioni negative”, ha spiegato l’attaccante al Corriere della Sera.
Un migliormento dovuto anche al lavoro di Thiago Motta. “Il suo messaggio è uno: guardare avanti. Lo fai dopo una bella vittoria, dopo un errore o un gol, dopo una sconfitta – ha dichiarato l’attaccante -. In campo ora i miei movimenti sono diversi. Mi ha dato libertà, mi permette di giocare un calcio cucito su misura. Ho una certa abilità, lui mi trasmette la fiducia per esaltarla: bella sensazione”.
Il Bologna può puntare all’Europa e anche Zirkzee non si nasconde: “Lo dico con tutto il rispetto possibile per le altre squadre: non ho pensato una sola volta che eravamo peggio degli avversari. Non voglio sembrare arrogante, è la fiducia che ho nei miei compagni. I risultati lo dimostrano, possiamo giocarcela con tutti”.
La Nazionale? Un sogno, Joshua lo amette: “Da quando sono bambino spero di giocare un torneo simile con la Nazionale: sarebbe un sogno, ma non spetta a me decidere”.
In conclusione, l’attaccante del Bologna ha anche parlato della situazione razzismo in Italia: “Non credo voi lo siate. Il razzismo è una disgrazia, ma se uno è razzista perché pensare a lui? Io lo ignoro”.