Wydad Casablanca (Imago)
Dalla fondazione ‘’da film’’ alla conquista dell’Africa: alla scoperta del Wydad Casablanca, avversaria della Juventus al Mondiale per Club
Nella seconda giornata del Gruppo G del nuovo Mondiale per Club, il 22 giugno a Philadelphia la Juventus affronterà la squadra che per tanti marocchini è simbolo di indipendenza e… amore: il Wydad Athletic Club.
Polisportiva creata l’8 maggio 1937 durante la resistenza all’oppressione del protettorato francese, il suo nome deriva dal fatto che uno dei suoi fondatori arrivò in ritardo a una delle riunioni per la fondazione del Club, perché incantato ad ammirare l’ultimo film dell’attrice e cantante egiziana Umm Kuithum dal titolo ‘Wydad’, che in lingua araba significa amore. Non esistono fonti ufficiali riguardo la fondazione del Wydad, questa è infatti soltanto l’ipotesi che nel corso dei decenni è diventata la più probabile, ma è bello pensare che sia andata effettivamente così.
Se le origini sono avvolte da un leggero mistero non ci sono dubbi sull’ascesa della squadra di Casablanca: ventidue campionati e nove coppe nazionali, Club più titolato del Paese davanti agli storici rivali concittadini del Raja, nomina di ‘’Club marocchino del XX secolo’’ da parte della FIFA e anche uno dei Club più vincenti del Continente con tre CAF Champions League, una Coppa delle Coppe d’Africa e una CAF Supercup.
I maggiori successi continentali sono nel 1992, 2017 e 2022. E pensare che durante la finale di ritorno nel 2019 contro i tunisini dell’Esperance i biancorossi decisero di ritirarsi a causa di un gol regolare giudicato in fuorigioco dall’arbitro, con la decisione non modificabile per un guasto al VAR e con annessa sconfitta a tavolino. Anche questa, roba decisamente da film.
In patria non sono stagioni facili: il titolo manca dal 2022 e il risultato più importante è una semifinale di Champions datata 2023. Quattro allenatori cambiati nelle ultime quattro stagioni e una vecchia conoscenza del nostro calcio passata per pochi mesi dallo stadio Mohamed V come M’Baye Niang (due gol in sole otto presenze tra settembre 2024 e gennaio 2025).
Il 25 maggio è stato deciso l’ultimo cambio in panchina dopo il terzo posto raggiunto nell’ultima Botola Pro, con addirittura l’ex direttore sportivo Mohamed Amine Benhachem pronto a guidare la spedizione africana in America.
Anche la rosa negli ultimi anni ha subito variazioni, con l’arrivo del trequartista classe 2005 ex Fluminense Arthur Wenderroscky e il pari ruolo 2004 Pedrinho come giovani stelline. Ad arricchire d’esperienza la squadra è arrivato da pochi giorni il fratello 38enne dell’ex Fiorentina e protagonista a Qatar 2022 Sofyan Amrabat, Nordin.
In avanti, oltre a Nordin che di mestiere fa l’ala destra, le maggiori speranze sono riposte nei due attaccanti più prolifici dell’ultima stagione: Mohamed Rayhi e Cassius Mailula, autori di 18 gol e 7 assist in totale. Basse aspettative in un girone con Manchester City e Juventus, ma la solita tenacia e tecnica per portare in alto ancora una volta il calcio marocchino.
A cura di Cristian Viscione
Una squadra di quinta serie francese sfiderà il PSG in Coppa di Francia: scopriamo la…
La gallery delle prime pagine dei principali quotidiani sportivi italiani in edicola oggi, giovedì 4…
Le considerazioni di Maurizio Sarri dopo la partita di Coppa Italia contro il Milan, valida…
Le parole di Massimiliano Allegri dopo la sfida tra la Lazio e il suo Milan,…
Appuntamento venerdì 5 dicembre alle ore 18 italiane: ecco dove si potranno vedere in diretta…
Con la rete di Mattia Zaccagni la Lazio batte il Milan e si conquista il…