Sprazzi di colore, aria fresca di fine settembre. Ve-ne-zia, Ve-ne-zia!, si riaccendono finalmente gli spalti. Un derby senza pubblico sarebbe stato surreale. “E con lo stadio pieno sarebbe stato fantastico. Così invece abbiamo sentito meglio i complimenti”, sorride Paolo Zanetti. Il vicentino che sgambetta il Vicenza, al debutto sulla panchina del Venezia.
Sempre nel segno di Aramu. Gol su rigore oggi, come nell’ultima dello scorso campionato. 1-0 finale, come nell’ultima vittoria al Penzo con i tifosi al seguito, ormai quasi un anno fa. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Dentro e soprattutto fuori dal campo. Eppure si intravede continuità, tra la squadra di Dionisi e quella di Zanetti. Negli interpreti – Taugourdeau e Ferrarini a parte, i nuovi acquisti sono partiti tutti in panchina – e nell’atteggiamento: pressing, gol, raddoppio mancato e un po’ di paura di vincere.
“Ma c’è poco da rimproverare”, è soddisfatto l’allenatore nel postpartita. “Era una gara molto maschia e ci siamo stati dentro alla grande. Con carattere”. I 566 spettatori del Penzo hanno apprezzato. Sorpresi dal sabato ritrovato: applausi, cori spontanei – le curve ancora chiuse –, voglia di ridare anima al Penzo.
Perché il nuovo Venezia, in vivace tenuta stile Celtic, già ce l’ha: “Lavoriamo con Zanetti solo da poche settimane”, dichiara Aramu, uomo derby e miglior realizzatore arancioneroverde della scorsa stagione. “Eppure la sua voglia di affrontare le partite è trascinante, una dopo l’altra. Ciò che più mi ha colpito è la mentalità vincente che ci trasmette”.
Il quadro del derby però è incompleto. Il Vicenza in campo c’è, al ritorno in Serie B dopo tre anni e mai domo fino alla fine. Mancano il bianco e il rosso attorno alla squadra, in trasferta che più di così non si può. Ci dovremo abituare anche a questo.
A fine partita Di Carlo e Poggi sono gli ultimi a uscire dai cancelli del Penzo. L’uno artefice della promozione del Lane, l’altro nuovo uomo mercato del Venezia. Si fermano a chiacchierare come due vecchi amici: 15 anni fa, Mimmo allenava Paolo al Mantova che correva verso la Serie B. Mentre a Sant’Elena Venezia-Vicenza finiva 2-0, nell’ultimo precedente della categoria.
Il loro calcio è un altro. Ma dettano i tempi anche oggi, della Serie B che riparte in laguna. “E speriamo che al prossimo derby possano divertirsi tutti”, interviene Zanetti. “Senza seggiolini vuoti”: applausi chiari, la diplomazia del vincitore.
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