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Udinese, Pafundi confida in Cioffi: senza minutaggio può andar via

L’Italia – quasi per antonomasia – non è un Paese dove i giovani di talento riescono a emergere (nel mondo del calcio e non solo) e questa verità Simone Pafundi la sta sperimentando sulla propria pelle. Il giovanissimo attaccante dell’Udinese, inserito anche nella lista dei 60 migliori prospetti futuri del The Guardian insieme a Zaire-Emery e Marc Guiu fra gli altri, non ha trovato molto spazio in Serie A dopo il suo debutto avvenuto ormai un anno e mezzo fa.

 

Nonostante il suo talento sia indiscusso e venne riconosciuto anche da Roberto Mancini con diverse convocazioni in Nazionale maggiore, il classe 2006 ha giocato pochissimo con l’arrivo di Andrea Sottil sulla panchina bianconera.

Sono solamente 84 i minuti in cui è stato impiegato dall’ormai ex allenatore dell’Udinese, rimasto in carica per più di un anno. Ma con il ritorno di Gabriele Cioffi, adesso, la musica potrebbe cambiare.

 

Udinese, Cioffi porebbe definire il futuro di Simone Pafundi

Infatti, è stato proprio l’allenatore fiorentino a dargli fiducia quasi due anni fa, concedendogli molto presto la possibilità di allenarsi con la prima squadra e, in seguito, anche di debuttare nel nostro massimo campionato. Difficilmente Simone Pafundi potrà dimenticarsi quel 22 maggio 2022, giorno in cui Cioffi lo inserì in campo al posto di Roberto Pereyra contro la Salernitana, al minuto 68. Il ritorno del 48enne sulla panchina dell’Udinese, quindi, potrebbe giovare non poco al ragazzo.

 

Così non fosse, a dire il vero, si potrebbe ripresentare un problema sorto anche la scorsa estate. Per un ragazzo così giovane e talentuoso è fondamentale giocare e, qualora Cioffi non riuscisse a concedergli un minutaggio importante, è probabile che Simone Pafundi possa arrivare a chiedere la cessione al club, com’era quasi accaduto nell’ultima sessione estiva. Ciò potrebbe avvenire anche dal prossimo gennaio, mese classicamente indicato per la sessione invernale di calciomercato: solo il tempo saprà dirci di più sul futuro di Simone.

Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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