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Sulle orme di papà: tra Serie A e B, 15 figli d’arte di un calcio italiano… questione di famiglia

Di padre in figlio. E’ possibile ereditare una passione? Sì, e non è
una novità. Come non lo è nemmeno dire che il calcio a volte
davvero diventa un… affare di famiglia. E giocatori di Serie A, di
Serie B e non solo, che la vita poi rende padri, magari a distanza di anni (e con gli
scarpini appesi al famoso chiodo da un po’), si ritrovano a tifare
per il proprio figlio, diventato calciatore come loro. Soddisfazione,
orgoglio e i paragoni messi da parte. Lo impone un po’ il cuore di
papà, un po’ il nuovo che avanza.

In questa stagione, tanti sono i figli d’arte che calcano i campi di
A e B. #BornIn90s, tutti. Ventenni o poco meno. Come Giovanni
Simeone
, classe ’95, che ieri con la sua doppietta alla Juventus ha
emozionato anche papà Diego. Invece i Di Francesco, Federico ed
Eusebio, hanno vissuto i primi 90 minuti di stagione da avversari in
un Bologna-Sassuolo da ricordare; e restando in rossoblù ecco anche
Mattia Destro, figlio di Flavio ex difensore di Empoli, Cesena e
Pescara tra le altre. Il viaggio tra i figli d’arte prosegue a Firenze, perché in viola ci sono Ianis Hagi, orgoglio di
Gheorghe, e Federico Chiesa, attaccante come il padre Enrico.

I Di Francesco in Serie A… e i Bisoli in Serie B. Sì, perché
Brescia-Vicenza è stato un derby in famiglia: da un lato Dimitri, in
campo, dall’altro Pierpaolo, in panchina. E in casa Brescia un altro
figlio d’arte è Michele Somma, difensore come papà Mario. Poi
ancora Lorenzo Di Livio alla Ternana, figlio del ‘Soldatino’ Angelo, a Ferrara ecco Gianmarco Zigoni alla Spal (figlio del ‘genio ribelle’ Gianfranco, ex Juventus e Roma) e Gianmario Comi al Carpi, attaccante e non centrocampista come il padre Antonio che tra gli anni ’80 e ’90 dedicò la sua carriera a Torino, Roma e Como. Tra i pali
della Spal invece si è visto finora in due occasioni in campionato
Gabriele Marchegiani, che ha scelto i guantoni come papà Luca; a
Verona ecco Simone Andrea Ganz, altro attaccante di famiglia dopo il padre Maurizio, e Mattia Valoti (che veste ora la stessa maglia indossata
dal papà, Aladino, nella metà degli anni ’90). Quando si dice, nel
nome del padre… Mentre a Latina ecco Marco Pinato, figlio dell’ex
portiere Davide Pinato cresciuto nelle giovanili del Milan, poi
ancora Simone Benedetti dell’Entella, uno che non l’ha mai nascosto:
“Spero di ricalcare le orme di mio padre”, Silvano, difensore dal
cuore granata. Giovani, emblema del futuro, ma con un cognome sulle spalle che riporta ad un passato del pallone che adesso… fa il tifo per loro.

Guendalina Galdi

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