Si sblocca Sottil che al “Tardini” regala la prima vittoria stagionale al Lecce: il retroscena sulla trattativa e le parole di Di Francesco.
Il Lecce rompe il digiuno e trova la prima vittoria del suo campionato nel segno di Riccardo Sottil. Al “Tardini” finisce 0-1 contro il Parma, un risultato che regala tre punti d’oro alla squadra di Di Francesco e soprattutto una boccata d’ossigeno a tutto l’ambiente giallorosso. A sbloccare e quindi decidere la gara è stato proprio l’esterno classe ’99, che al 38’ ha sfruttato uno spazio sulla sinistra per colpire con precisione, mettendo fine a un’attesa lunga più di nove mesi.
Riccardo Sottil infatti non trovava il gol dal 29 dicembre 2024, quando firmò il 2-2 allo Stadium in uno Juve–Fiorentina: a gennaio poi il trasferimento in prestito al Milan, dove però non è riuscito, causa la forte concorrenza sulla corsia di sinistra rossonera, a ritagliarsi il suo spazio. Il Milan ha poi deciso a fine stagione di non riscattare l’esterno.
Lecce potrebbe rappresentare l’occasione perfetta per ripartire. Un trasferimento cercato e voluto da entrambe le parti, con il club salentino che lo ha accolto con la formula del prestito oneroso dalla Fiorentina.
Un arrivo tutt’altro che casuale: il legame tra Sottil e Di Francesco infatti è già consolidato dai tempi di Cagliari, dove l’ex Milan collezionò 24 presenze, mettendo a segno 4 gol e 2 assist. E non solo, anche l’attuale direttore tecnico Pantaleo Corvino ha seguito da vicino la crescita dell’esterno torinese, avendolo già avuto alla Fiorentina tra il 2016 e il 2019, quando il giocatore militava nella Primavera dei viola.
Alla terza da titolare con la maglia del Lecce, Riccardo Sottil trova il suo primo gol, che regala anche la prima vittoria ai giallorossi. Viene dunque ripagata la fiducia dell’allenatore abruzzese per il classe ’99, che adesso sembra finalmente aver trovato la condizione ideale.
Di Sottil ha parlato anche Eusebio Di Francesco, visibilmente soddisfatto dopo il fischio finale: “Lui deve essere libero di farci vincere le partite. Ha caratteristiche diverse dagli altri, e tante volte neanche lui si rende conto di quanto sia forte, nell’uno contro uno, nei duelli… secondo me lo fa ancora troppo poco. Viene da un periodo in cui ha giocato meno, quindi la condizione fisica non è ancora ottimale. A Firenze era stato messo fuori rosa, si è allenato pochissimo. Ora però sta ritrovando il ritmo dei compagni. Non deve accontentarsi: se continua così può farci vincere molte partite”.
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