“Contro di noi il vento è cambiato, nessuno dovrà ricordarsi del Benevento di tre anni fa”. Aveva parlato così in conferenza stampa Pippo Inzaghi, presentando il match contro la Sampdoria. Già, perché nella stagione 2017/2018 i giallorossi impiegarono 15 partite per ottenere il primo punto della loro storia in Serie A. Tre anni dopo tutto è cambiato.
Eppure il pomeriggio di Marassi non si era aperto nel migliore dei modi. Dopo 18’ minuti Glik e compagni erano già sotto di due reti. Un copione già scritto? Non più. La squadra di Inzaghi, infatti, ribalta la Sampdoria: dallo 0-2 al 3-2 centrando i primi tre punti della stagione.
Un vita da predestinato, quella di Luca Caldirola: “Ho sempre pensato che avrei giocato in Serie A con l'Inter. La Prima Squadra era nel mio destino”. Dichiarò il difensore in esclusiva per gianlucadimarzio.com. Poi con il tempo qualcosa è cambiato. Eppure Caldirola l’esordio in Serie A lo sfiorò proprio con i nerazzurri l’anno del triplete: “Trasferta a Udine, ero l’unico difensore disponibile. Mourinho la mattina in hotel mi chiamò in disparte. Mi disse che aveva pensato di farmi giocare, ma che non se la sentiva di rischiarmi”. Così vicino quell’esordio per Luca, eppure così lontano.
L’appuntamento con la Serie A tarda ad arrivare e così l’ex Brescia, decide di trasferirsi in Germania: destinazione Werder Brema. Sei anni difficili, che lo stesso calciatore ricorda come un incubo: “Salvo solo la prima stagione e quella con il Darmstadt”. Luca, infatti, dal 2016 al 2019 viene messo fuori rosa dal Werder. Non gioca e non sorride più: “Pensai di smettere. Non ero più felice, non stavo bene con me stesso. Non mi sentivo più un calciatore”.
La chiamata del Benevento nel gennaio 2019 è l’inizio di una nuova vita per il difensore ex Inter. Caldirola si riprende la sua felicità e con i giallorossi centra – grazie a una stagione da record – la promozione in Serie A. Il merito è di Pasquale Foggia: “Il direttore mi dice sempre che se non fosse stato per lui sarei ancora a prendere freddo in Germania. Ha ragione”.
Questo pomeriggio, a 29 anni, l’esordio in Serie A da capitano: “E che esordio” ha dichiarato Pippo Inzaghi al termine della gara. E’ proprio l’ex Werder Brema l’artefice della rimonta del Benevento a Marassi. Prima al 33’ la rete del momentaneo 2-1, da vero rapace d’area rigore, poi il gol del pareggio di testa al minuto 72’. A completare la serata perfetta è Gaetano Letizia che all’88’ con un tiro da fuori area regala la prima gioia della stagione al Benevento neopromosso.
Pippo Inzaghi stavolta deve ringraziare i suoi difensori. Il Benevento vince. Caldirola sorride. E quelle parole della vigilia tornano più attuali che mai: "Il vento è cambiato".
Ph Mario Taddeo – Ufficio Stampa Benevento Calcio
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