Interviste e Storie

L’amore per Nottingham e per…la macchina del caffè: Ryan Yates, il faro dei Forest

Non solo Elanga e Murillo: Nottingham, alla scoperta di Yates

Se provate a digitare su Google il nome “Yates” vi usciranno un territorio nel Nord dell’Australia, un bar nel Regno Unito, qualche ciclista, un culturista e lo scrittore statunitense Richard Yates. E poi c’è lui, Ryan Yates, centrocampista classe ’97 del Nottingham Forest che sta stupendo l’Europa. Ha come amore la macchina del caffè come dichiarato in una recente intervista al The Guardian. Ne ha comprata una dopo la promozione e ha conseguito un corso su come fare il caffè e montare correttamente il latte.

Silenzioso, sottovalutato. Tra i tanti personaggi citati in precedenza c’è spazio anche per l’icona del Nottingham Forest, cresciuto a pochi chilometri da City Ground. Centrocampista classe ’97 che ha oltre 200 presenze con la maglia dei Forest con i quali ne ha vissute tante di battaglie.

Dal 2016 al 2018 va a giocare in prestito nelle serie inferiori inglesi con le maglie di Barrow, Shrewsbury Town, Notts County e Scunthorpe Utd. Dal 2018-19 l’inizio della storia con il Nottingham con cui fa il suo debutto il 14 agosto 2018 in occasione del match di FA Cup vinto ai rigori contro il Bury.

Ryan Yates è un figlio di Nottingham, l’uomo al posto giusto al momento giusto lì in mezzo al campo. Un punto di riferimento per quasi tutti gli allenatori che ha avuto durante l’esperienza a Nottingham, in particolare Nuno Espirito Santo. Il portoghese, grazie al suo 4-2-3-1, esalta le caratteristiche di Yates che davanti alla difesa è tenuto a ricoprire un ruolo chiave affinché la squadra riesca a mantenere un certo equilibrio. Esperimento più che riuscito visto che il Nottingham è tra le migliori difese della Premier League, una squadra alla quale è difficile fare gol ed è contro ogni pronostico al terzo posto in classifica.

Ryan Yates, l’emblema di Nottingham

Ryan Yates è l’emblema del Nottingham. Durante il post-partita dell’ultima sfida casalinga vinta contro il Manchester United, Martin O’Neil ha rimarcato la crescita del ragazzo sotto tutti i punti di vista. E’ stato l’allenatore che l’ha lanciato giovanissimo diversi anni fa, e con il Nottingham ha vissuto praticamente tutte le emozioni possibili e immaginabili: l’anno scorso una carezza alla retrocessione, con una salvezza raggiunta solamente alle battute finali con 22 punti, a pari merito con il Luton penalizzato però dalla peggior differenza reti.

Prima ancora, il primo e finora unico trofeo con il Nottingham, ossia la promozione in Premier League nel 2021-22 dopo aver battuto in finale l’Huddersfield per 1-0. Anche all’epoca, sotto la guida di Steve Cooper, Yanes era il partner della mediana insieme a James Garner, oggi all’Everton.

L’esultanza di Ryan Yates, Nottingham Forest (imago)

Yates decisivo anche in FA Cup, ma questa volta dal dischetto

Tra gli obiettivi di Yates e il Nottingham Forest ci sono sicuramente quelli di ritornare in Champions League e provare a vincere l’FA Cup. La squadra di Nuno Espirito Santo ha spezzato una maledizione che durava da 34 anni. Era dal 1991 che mancava una semifinale di FA Cup, conquistata grazie al passaggio del turno ottenuto contro il Brighton.

L’uomo decisivo è stato proprio lui, il capitano Ryan Yates, che dagli undici metri ha realizzato il rigore decisivo. Palla in mano, qualche piccolo passo indietro per la rincorsa, e palla in rete. Nottingham sogna e continua a sognare anche con il suo capitano e se la squadra continuerà così per Yates potrebbe arrivare anche la gioia di scendere in campo intonando la suggestiva canzoncina della Champions League. Quel bambino cresciuto con il poster di Bryan Clough nella sua cameretta sta realizzando i suoi sogni. Il prossimo? Magari la convocazione con l’Inghilterra.

A cura di Gerardo Guariglia

Redazione

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