Roma, Monchi: “Alisson? Offerta fuori mercato. Arriveranno giocatori forti”
Il direttore sportivo giallorosso ha affrontato diversi temi di calciomercato: dall’addio di Alisson alla ‘conferma’ del tentativo per Malcom
In conferenza stampa al fianco di Kluivert, il direttore sportivo della Roma Monchi ha affrontato diversi temi di mercato. Inizio però dedicato al nuovo giocatore giallorosso. “E’ un giocatore forte, con immensa qualità e sono convinto che diventerà un giocatore importante nel futuro della Roma. È stata una trattativa complicata perché Kluivert era voluto da molti. Ma quando trovi la volontà del giocatore tutto diventa più facile. La prima volta che abbiamo avuto un incontro con Justin è stato importante. Gli abbiamo fatto capire che la Roma era il suo posto ideale. Sono soddisfatto del lavoro della squadra. La scelta di lavorare qui è stata una bella scelta. Abbiamo lavorato benissimo. Abbiamo fatto quello che il mister aveva nella sua testa“.
“Alisson? Offerta fuori mercato”
Su Alisson il ds giallorosso ha affermato: “La trattativa si chiude quando è tutto pronto. Alisson è vero che è a Liverpool. È vero che siamo in una trattativa avanzata, ma ancora non è chiuso. Se tutto va bene si chiuderà presto. Il lavoro di un direttore sportivo non è solo comprare i giocatori ma anche capire cosa è meglio per la società. È arrivata un’offerta fuori dal mercato, molto importante(clicca qui), abbiamo valutato i pro e i contro e abbiamo fatto una scelta di parlare con Liverpool per trovare l’accordo. La mia missione con la Roma continua. Abbiamo venduto Nainggolan e Alisson, ma abbiamo preso 10 giocatori. Più di qualunque altro. L’ambizione è fare le cose ma con la testa, senza la testa divento sprovveduto. Io non voglio fare cose che mettano in difficoltà la società”.
Alisson via? Dopo Szczesny sembrava finito il mondo”
Il ds della Roma ha poi aggiunto: “Abbiamo squadre importanti e fortissime di questo Paese che in questo momento non possono giocare in Europa. E abbiamo società che quest’anno giocheranno in Champions League che hanno difficoltà a creare una squadra. Prima di arrivare al 10 piano ce ne sono altri da salire. Lo scorso anno discutevamo allo stesso modo di Salah, Paredes e siamo arrivati in semifinale di Champions League. Alisson è fortissimo, ma anche lui ha dovuto fare un percorso. Lo scorso anno dopo l’uscita di Szczesny sembrava finito il mondo e poi abbiamo scoperto Alisson. Olsen è una possibilità ma stiamo lavorando con tranquillità. È meglio trovare condizioni economiche buone per la società che fare una scelta sotto pressione. La pressione per me, la più difficile che devo sopportare è la mia. Non c’è nessuno che mi mette pressione più di me stesso”, ha concluso Monchi.
“Tifosi arrabbiati? Saranno felici quando vinceremo”
Monchi ha aggiunto: “Non credo che troverete alcun direttore sportivo più vicino di me al pensiero dei tifosi. A volte divento troppo tifosi. Ma devo prendere delle decisioni per quello che è meglio per la società Oggi una parte dei tifosi è arrabbiata, un’altra parte no. Saranno tutti felici quando vinceremo. Il mio lavoro è trovare la strada per costruire una squadra forte, per rendere felici i tifosi. So che loro sono stanchi delle parole. Roma non si costruì in un giorno, io sono arrivato da 14 mesi”.
Monchi conferma il tentativo per Alisson
Il ds della Roma Monchi, tra le righe, ha poi confermato il tentativo in corso per Malcom (clicca qui), ricordando come anche gli arrivi di Kluivert e Pastore sembravano operazioni impossibili: “Stiamo presentando Kuivert che fino a tre mesi fa sembrava impossibile. Pastore sembrava impossibile e invece anche lui è stato qui. Anche oggi qualcuno mi ha detto che Malcom è una follia, di questo dobbiamo parlare, non solo delle vendite che abbiamo fatto. Questo è il mio cellulare, ho ricevuto tanti messaggi di complimenti. Per la squadra che stiamo facendo, perché sono arrivati giocatori importanti. Per questo, oggi per i tifosi è un giorno triste, ma penso che è anche giusto dire che hanno la possibilità di avere Kluivert, Pastore, Cristante”, ha dichiarato il dirigente della Roma.
“Arriveranno giocatori forti”
“Sono rimasti giocatori forti e ne arriveranno altri forti. Stiamo lavorando per portare giocatori forti e avere una squadra il più competitivo possibile. Io posso solo dire parole di ringraziamento per Alisson non ho mai sentito la pressione del ragazzo di voler andare via. Lui ha accettato perché gli è piaciuta l’idea di andare via. Con me Alisson è stato da 10. Mai ho subito la sua pressione. Il lavoro di direttore sportivo è capire il prima possibile quello che succede. Se io penso di prendere Kluivert, lo chiamo una volta, la seconda chiamo il procuratore non mi dice niente capisco che non gli piace la Roma. Se invece ricevo chiamate da Real, Chelsea capisco che il giocatore interessa. Posso far finta che non sia successo niente o cominciare a lavorare per trovare una soluzione migliore per la società. Se io dico Alisson è incedibile e il giorno dopo il contrario dopo mi diranno che cavolo stai facendo”, ha proseguito Monchi.
“N’Zonzi? Mi piace, ma non è un obiettivo”
“Nel mio modo di lavorare, l’obiettivo è quello avere una rosa completa il più presto possibile, altrimenti dopo serve più tempo. Conoscendo il modo di lavorare di Di Francesco era un obiettivo importante. N’Zonzi? Grandi complimenti per lui per aver vinto il mondiale, è un giocatori che tutti sanno che mi piace, ma oggi non è più un obiettivo reale per noi. Sulla carta tutti siamo forti, ma dopo bisogna giocare sul campo. Lo scorso anno si parlava di una squadra che stava facendo un grandissimo mercato. Non cambia nulla dire se siamo la prima o la seconda squadra del campionato io devo costruire la squadra più forte possibile. Noi abbiamo uno degli allenatori più forti in Italia e abbiamo uno spogliatoio unito. Quando tutti vanno alla stessa direzione è più facile arrivare all’obiettivo”, le parole di Monchi.
“Merito un po’ di fiducia”
“La parola tempo è una parola difficile da usare in questa sala di conferenza stampa. Perché arriva un direttore sportivo dalla Spagna un tifoso della Roma mi potrebbe dire tornatene in Spagna. Io non ci posso fare niente se la Roma non ha vinto in questi anni. Ho chiesto tempo ma so che il tempo non esiste. Sono arrivato 14 mesi fa, siamo arrivati terzi e in semifinale di Champions. Mi merito un pizzico di fiducia. So che i tifosi sono stanchi, se tra qualche anno non avrò vinto niente prenderò l’aereo e volerò via. Io sono diventato direttore sportivo per casualità“, ha concluso Monchi.