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Professor Mariani: “Zaniolo, duro colpo. Vi spiego il protocollo”

Dopo l'operazione al legamento crociato alla quale si è sottoposto Nicolò Zaniolo, presso Villa Stuart nella giornata di lunedì, oggi il giocatore della Roma è stato dimesso. Proseguirà il suo programma di recupero fra terapie, palestra e lavoro sul campo quando sarà pronto. Il professore che ha eseguito e coordinato l'intervento chirurgio, Pier Paolo Mariani, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: "E' stata una ricostruzone del legamento crociato, con associate riparazione meniscali. Lui aveva un menisco esterno rotto, ho cercato di lasciare un ambiente articolare quanto più possibile normale. L'autotrapianto è una tecnica che uso dal 1993, quando operai Aldair, che ha giocato fino a 40 anni". 

Sulle sensazioni di Zeniolo post infortunio e prima di essere dimesso: "Quando domenica è arrivato qui aveva gli occhi lucidi, è stato un duro colpo. Oggi era sereno e sorridente, interagiva anche con gli altri giocatori che sono in clinica. E' motivato per iniziare la fase riabilitativa". Tanti i personaggi del mondo del calcio che hanno mandato messaggi di conforto al giocatore giallorosso. 

Il professor Mariani spiega i tempi di recupero di Zaniolo

Il professor Mariani ha poi puntualizzato lo svolgimento del suo protocollo e i tempi di recupero: "Fra un giocatore di 20 e 30 anni c'è poca differenza di recupero. Il protocollo si divide in una fase medica dove seguo il giocatore e una fase prettamente altetica, perché un conto è il ritorno all'attività sportiva e l'altro è la performance. Il protocollo termina a 3 mesi, il mio scopo è ridare un calciatore alla società in perfette condizioni, solo con piccole cose da recuperare. Poi serve il preparatore e lo staff medico della squadra che gli dà quel qualcosa in più per avere una performance perfetta. Il ritorno in campo dipende dal giocatore, dalle fibre muscolari e della forma fisica". 

La Roma dovrà fare a meno di Zaniolo. Anche Totti, come il centrocampista giallrosso, è stato operato dal professor Mariani. Per ben due volte: "Francesco aveva un atteggiamento ironico da romano. Zaniolo non ha lo stesso humor dell'ex capitano. Nicolo già il giorno dopo era pronto e non vedeva l'ora di operarsi per iniziare il recupero". Infine una precisazione sulla questione ricaduta dell'infortunio: "Non è legata all'entità del recupero. L'intervento dà la stabilità. Ciò che è necessario è recuperare i meccanismi neuromotori, sono quelli che servono per prevenire o evitare alcune sollecitazioni. La rieducazione è importante per ridurre il rischio". 

Redazione

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