Fra i tantissimi occhi puntati sulla Bundesliga, il primo grande campionato europeo a ripartire nonostante l'emergenza Coronavirus, c'erano anche quelli di Jurgen Klopp. Lui, tedesco che proprio in quel campionato è diventato grande con il Borussia Dortmund, che ieri ha travolto lo Schalke 04 nel Derby della Ruhr grazie anche al solito Haaland.
Nessun abbraccio nelle esultanze, ma soprattutto zero tifosi sugli spalti. Stadi bellissimi e solitamente pieni che purtroppo non apriranno i cancelli per chissà quanto tempo. Un destino questo che spetterà anche alla Premier League, che lavora per stabilire quando e come sarà possibile tornare a giocare a calcio. Al Liverpool manca pochissimo per festeggiare, perché prima dello stop dovuto alla pandemia i Reds avevano ben 25 punti di vantaggio sul Manchester City secondo. Insomma, un titolo che manca da ormai 30 anni non era mai sembrato così vicino.
Impressionante il bilancio in casa. 15 vittorie su altrettante partite giocate, ad Anfield i tifosi sono il 12esimo uomo. Peccato che, per un po' di tempo, non potranno andare allo stadio: "Sarà così per qualche mese ma questo non sigifica che il calcio non resti lo sport meraviglioso che è – ha ribadito Klopp alla Bild – tutti abbiamo cominciato a giocare senza tifosi intorno e amiamo il calcio non per l'atmosfera che c'è allo stadio". Anche se quella, soprattutto nel caso del Liverpool, aiuta eccome.
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