Da quando si è ritirato dal calcio, a dicembre, la vita di Gerard Piqué è totalmente cambiata. Adesso, l’ex difensore è impegnato a tempo pieno con il suo lavoro da CEO di Kosmos, società fondatrice della Kings League, competizione che vedrà il 26 marzo la sua fase finale giocarsi… al Camp Nou, che sarà tutto esaurito per l’occasione. In un’intervista a MARCA Piqué ha raccontato i suoi progetti attuali e quelli futuri.
La Kings League (qui tutto quello che c’è da sapere), è una lega di calcio a 7 formata da 12 squadre. Un connubio di streamer, leggende del calcio (come Casillas, Aguero, Ronaldinho, ecc…) e perfetti sconosciuti. “La mia squadra è sempre al lavoro per migliorare al fine di rendere la competizione sempre più attrattiva. Credo che stiamo riuscendo a fare qualcosa che alla gente piace molto, e ciò si sta riflettendo negli ascolti: non siamo stati il boom di una notte” ha dichiarato Piqué. Una continua modifica, verso la perfezione? “Di perfetto non c’è niente, dobbiamo sempre migliorare, ma sono certo che stiamo andando verso un prodotto che funziona sempre meglio”.
Una parte importante, se non fondamentale, della Kings League, è quella degli streamers, presidenti di molte leghe. Un connubio totale, tra questa figura e quella degli ex calciatori, come Piqué, Aguero e Casillas, come ha spiegato lo stesso ex difensore. “Gli streamers sono differenti nel bene e nel male. Hanno molta voglia, motivazione e considerano molto i dettagli nei giorni di riposo tra allenamento e partita, cosa che io le ho interiorizzate, e per loro è tutto nuovo: non sanno come gestire un gruppo. A me piace molto vedere la voglia di vincere una competizione che due giorni fa nemmeno esisteva, e oggi è un obiettivo quasi primordiale. Per esempio, per Ibai Llanos (uno degli streamer più famosi di Spagna, ndr), vincere la Kings League con i Porcinos (il nome del club di cui è presidente, ndr) è più importante che vedere la sua squadra, il Real, vincere la Champions “.
Sugli obiettivi futuri, quindi, Gerard Piqué ha dichiarato il sogno di una competizione sempre più internazionale: “Ho un piano grande, che consiste nell’espansione, a partire dal 2024, a vari paesi, fino a giocare una competizione mondiale, alla fine dell’anno, alla quale parteciperanno le migliori squadra. Una competizione simile alla Champions League, volta alle persone alle quali non piace il calcio tradizionale“.
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A inizio novembre Piqué ha posto fine alla sua carriera da calciatore. “Non mi manca il calcio” ha dichiarato l’ex difensore. “Questa è una sensazione strana, è come se fosse finita una parte della mia vita. Quando ero piccolo sognavo di fare il calciatore del Barcellona, e ci sono riuscito. Adesso mi siedo sulla sedia con la consapevolezza e soddisfazione di aver compiuto ciò che volevo, ma con davanti altre migliaia di progetti”.
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