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Palermo, festa senza allenatore: la società saluta Pergolizzi

Un anno di purgatorio tra i dilettanti prima di tornare tra i professionisti. Il Palermo è rinato, guadagnando sul campo una promozione in Serie C che è stata assegnata d'ufficio per la conclusione anticipata dei campionati dilettantistici. Certamente la società del presidente Dario Mirri aveva immaginato una festa diversa per celebrare una grande cavalcata a suon di record.

In Serie D, infatti, nessuna squadra ha conquistato tanti punti quanto il Palermo nelle ventisei giornate disputate: in tutto 63 punti, frutto di 20 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, oltre a sette punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, quel Savoia che al Barbera riuscì a spezzare l'imbattibilità dei rosanero dopo dieci vittorie consecutive nella prima parte del campionato.

Questi numeri, però, non sono valsi la riconferma dell'allenatore, Rosario Pergolizzi. Un palermitano tornato ad allenare la squadra della sua città a dieci anni di distanza dalla vittoria dello scudetto primavera. Il suo addio è stato silenzioso, come da suo stile: poche parole e tanti fatti.

Una storia iniziata il 12 agosto 2019 a Petralia Sottana, nel cuore delle Madonie, quando il Palermo iniziò il ritiro con appena diciassette giocatori, ma accompagnato dall'entusiasmo dei tifosi. Tanto impegno da parte del direttore sportivo Castagnini e dell'amministratore delegato Sagramola nel costruire la squadra, altrettanto da parte di Pergolizzi nel farla rendere in campo.

Da subito, dalla trasferta di Marsala il 1° settembre con tremila tifosi rosanero al seguito. Dieci vittorie di fila, poi qualche passaggio a vuoto: le sconfitte con Savoia e Acireale, i pareggi con Palmese e San Tommaso. Nonostante ciò, il Palermo non lo ha mai messo in discussione nel corso del campionato. Adesso, però, la musica è cambiata.

Il ritorno a casa

Già stamattina all'alba Pergolizzi si è messo in viaggio per tornare ad Ascoli, diventata ormai da anni la sua città. Quasi 1100 km, tutti in macchina. Tante ore per poter pensare a quanto fatto in questa stagione, ma riflettere anche sulle motivazioni che hanno portato il Palermo a non riconfermarlo in panchina.

Pergolizzi sarebbe rimasto volentieri a Palermo anche in Serie C, giocandosi la chance che sul campo era riuscito a conquistare. Al momento di tracciare una linea e chiudere questa annata, però, la società ha scelto di andare ognuno per la propria strada, senza grandi spiegazioni. L'addio verrà ratificato nei prossimi giorni, quando Pergolizzi sarà già lontano da Palermo.

Nel curriculum, però, resterà la vittoria del campionato che gli potrebbe valere una panchina in Serie C la prossima stagione. Già diverse società hanno annotato il suo nome sul taccuino, ma in un futuro Pergolizzi sarebbe pronto a riabbracciare la squadra della sua città.

Intanto il Palermo dovrà programmare la stagione in Serie C. Si partirà dall'allenatore con una rosa di nomi già al vaglio del direttore Castagnini. La stagione è finita, ma già si pensa alla prossima con l'obiettivo di un campionato di vertice per riportare il Palermo in palcoscenici migliori.

Giovanni Mazzola

Siciliano, classe '96, cresciuto a pane e calcio...di provincia. Il mio primo ricordo è Corea-Italia del Mondiale 2002, non ho fatto in tempo per il golden gol di Trezeguet del 2000. Passione e curiosità sono le mie parole d'ordine: senza queste non avrei mai fatto il giornalista. Pubblicista dal 2018.

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